Chi è Alberto Stefani, l’enfant prodige della Lega in corsa per il dopo Zaia in Veneto
A 32 anni il candidato del centrodestra alle prossime elezioni regionali è già stato sindaco, deputato, vicesegretario federale della Lega: da bambino indaco alla politica sin da adolescente, dalla pittura per scaricare lo stress all’investitura di Salvini

E’ l’enfant prodige della Lega, finalmente incoronato candidato del centrodestra unito alle prossime elezioni regionali in Veneto del 23 e 24 novembre dopo mesi tra annunci mancati, balletti di nomi, scaramucce di coalizione. E una investitura da parte di Matteo Salvini alcune settimane fa che ora è stata messa nero su bianco.
Alberto Stefani, classe 1992 (è nato il 16 novembre), padovano di Borgoricco, è vicesegretario federale della Lega, oltre che deputato del Carroccio dal 2018 e segretario della Liga Veneta. Sfiderà alle urne il portabandiera del centrosinistra Giovanni Manildo.
Ha una gemella, Giulia, cui è legatissimo. Nel (poco) tempo libero ama dipingere, scrivere, fare sport – pallavolo e calcio – con gli amici di sempre. E da otto mesi ha una relazione con Giorgia.

Le origini dell’impegno politico
A scuola era un “bambino indaco”, termine usato per i bambini gifted: «Mi sento un ragazzo normalissimo. Un secchione? Forse. Sicuramente studiavo tanto e lo faccio ancora. In Italia, se fai politica e hai 32 anni sei giovane, quando all’estero c’è chi, a questa età, ricopre incarichi di alto livello», aveva raccontato qualche mese fa in una intervista ai nostri quotidiani.
Diplomato allo scientifico Newton di Camposampiero e laureato in Giurisprudenza all’Università di Padova con una tesi in diritto canonico, in entrambi i casi con il massimo dei voti, sta completando un dottorato di ricerca in Diritto canonico e parlamentare.
Nel 2011 diventa coordinatore provinciale del movimento giovanile della Lega e coordinatore regionale del movimento universitario. «A 14 anni, quando ero al liceo e mi sono imbattuto in un gazebo della Lega locale. Mi ha affascinato, ne condividevo le idee federaliste e sono entrato nel partito», aveva detto.
A maggio 2014, con 199 preferenze, diventa consigliere comunale di Borgoricco, il più giovane del Comune.
Alle elezioni politiche del 2018 viene candidato alla Camera dei deputati nel collegio uninominale Veneto 2 - 03 (Vigonza), sostenuto dalla coalizione di centrodestra in quota Lega, dov'è eletto deputato con il 52,28% dei voti.
E’ l’inizio dell’esperienza romana della XVIII legislatura, nella quale Stefani, con i suoi 25 anni e 3 mesi al momento dell'elezione, è stato il parlamentare più giovane della Lega.
Relatore in Commissione e in Aula del disegno di legge sul regionalismo differenziato, è stato il primo firmatario dell'emendamento, approvato nel 2021, per l'autonomia infrastrutturale del Veneto che permette la nascita della holding delle autostrade del Nord Est.
L’impegno amministrativo
Nel 2019 Stefani si candida come sindaco di Borgoricco. Zaia, al comizio di apertura della sua campagna elettorale, lo definisce «un fuoriclasse»: viene eletto con il 51,41% dei voti e supera di 18 punti percentuali la seconda delle tre liste in corsa, diventando così il più giovane sindaco del Veneto e uno dei più giovani sindaci d'Italia, nonché il più giovane nella storia della Repubblica a ricoprire sia la carica di sindaco che quella di deputato.
Alla scadenza del mandato, segnato dalla pandemia, la sua civica trionfa con il 77%. Stefani non corre per la fascia tricolore ma viene eletto consigliere comunale, ottenendo il miglior risultato di preferenze personali di tutto il Veneto.
La carriera in Lega
Dopo aver ricoperto il ruolo di commissario della Lega a Venezia e, per un breve periodo, di Padova, a fine 2020 viene nominato dal segretario federale Matteo Salvini come commissario regionale del partito in Veneto.
Alle elezioni politiche del 2022 è confermato alla Camera con il 60,56%.
Il 24 giugno 2023 viene eletto segretario della Liga Veneta dal congresso regionale con il 64% del voto dei delegati, battendo lo sfidante Franco Manzato. Diventa pertanto il più giovane segretario regionale della quarantennale storia della Liga Veneta.
Dal 1º agosto 2023 è nominato congiuntamente dai Presidenti della Camera e del Senato Presidente della Commissione Bicamerale per l'attuazione del federalismo fiscale. Un anno fa – era il 12 settembre 2024 – Matteo Salvini lo ha nominato vicesegretario della Lega insieme a Claudio Durigon: diventa così il più giovane vicesegretario di sempre della Lega.
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