Referendum in Italia: storia, numeri e tappe verso il voto del giugno 2025
Dal referendum istituzionale del 1946 fino alle consultazioni su lavoro e cittadinanza dell’8-9 giugno 2025: una panoramica completa dei 78 quesiti che hanno segnato la storia della Repubblica

Sono 78 i quesiti referendari a cui gli italiani hanno dovuto votare dalla nascita della Repubblica: il primo fu proprio quello istituzionale. In totale, dal 1946 ad oggi si sono tenuti 72 referendum abrogativi, uno istituzionale, uno consultivo e 4 costituzionali. L'8 e il 9 giugno 2025 si torna alle urne per esprimersi sui 5 quesiti relativi al lavoro e alla cittadinanza
2 giugno 1946
Referendum istituzionale: Monarchia o Repubblica
Il più famoso referendum della storia repubblicana, il voto che ha cambiato il nostro Paese. Il 2 giugno 1946, gli italiani furono chiamati a scegliere tra monarchia e repubblica. Con il 54,3% dei voti favorevoli, prevalse la repubblica, segnando la fine della monarchia dei Savoia. Questo referendum fu fondamentale per la nascita della Repubblica Italiana e portò all'esilio del re Umberto II.
12 maggio 1974
Referendum sul divorzio
Data storica per l’Italia anche quella del 12 maggio 1974 quando si votò per abrogare la legge Fortuna-Baslini del 1970 che introdusse il divorzio, entrato in vigore quattro anni prima. Il 59,3% degli elettori votò "No", mantenendo la legge in vigore. Fu un momento cruciale per i diritti civili in Italia, sostenuto da una forte mobilitazione popolare.
8 novembre 1987
Referendum su energia nucleare e giustizia
Il 8 novembre 1987, dopo il disastro di Chernobyl, si tennero quattro referendum: tre riguardavano l'energia nucleare e uno la giustizia. Con una partecipazione superiore al 65%, tutti i quesiti ottennero una netta vittoria del "Sì", portando alla chiusura delle centrali nucleari italiane e influenzando la politica energetica nazionale.
18 aprile 1993
Referendum su riforme politiche e giustizia
Il 18 aprile 1993 si svolsero otto referendum su temi come il finanziamento pubblico ai partiti, la legge elettorale e la giustizia. Con un'affluenza del 77%, la maggior parte dei quesiti vide la vittoria del "Sì", segnando l'inizio della "Seconda Repubblica" e una significativa trasformazione del sistema politico italiano.
7 ottobre 2001
Referendum costituzionale sul Titolo V
Tra i referendum più recenti, va segnalato sicuramente quello sulle autonomie locali. Il 7 ottobre 2001 gli italiani vennero chiamati alle urne per modificare il Titolo V della Costituzione, quello che riguarda appunto le autonomie locali. Il 64,2% dei votanti approvò la riforma, con un'affluenza del 34,1%. La riforma ampliò le competenze legislative delle regioni, influenzando il decentramento amministrativo.
15 giugno 2003
Referendum su lavoro e proprietà terriere
Il 15 giugno del 2003 non venne raggiunto il quorum al referendum abrogativo su: estensione a tutti i lavoratori del diritto al reintegro nel posto di lavoro per i dipendenti licenziati senza giusta causa; abrogazione dell'obbligo per i proprietari terrieri di dar passaggio alle condutture elettriche sui loro terreni.
12-13 giugno 2005
Referendum su ricerca embrionale e procreazione medicalmente assistita
Due anni più tardi, il 12 e 13 giugno 2005 gli italiani vennero chiamati a votare al referendum che chiedeva: abolizione ai limiti alla ricerca clinica e sperimentale sugli embrioni; abolizione di limiti all'accesso alla procreazione medicalmente assistita; abolizione di norme su finalità, diritti dei soggetti coinvolti e limiti all'accesso alla procreazione medicalmente assistita; abolizione del divieto di fecondazione eterologa. Non venne raggiunto il quorum.
25-26 giugno 2006
Referendum costituzionale sulla riforma della seconda parte della Costituzione
Il 25 e 26 giugno 2006 si votò su una vasta riforma costituzionale proposta dal centrodestra. Con un'affluenza del 52,5%, il 61,3% degli elettori respinse la riforma. La consultazione evidenziò la difficoltà di modificare la Costituzione senza un ampio consenso politico.
12 e 13 giugno 2011
Referendum su acqua, nucleare e legittimo impedimento
Il 12 e 13 giugno 2011 si tennero quattro referendum su temi ambientali e giustizia. Con un'affluenza del 54,8%, tutti i quesiti videro la vittoria del "Sì", abrogando norme sulla privatizzazione dell'acqua, il ritorno al nucleare e il legittimo impedimento per le alte cariche dello Stato.
4 dicembre 2016
Referendum costituzionale sulla riforma Renzi-Boschi
Il 4 dicembre 2016 si votò su una riforma costituzionale che mirava a superare il bicameralismo paritario e ridurre il numero dei parlamentari. Con un'affluenza del 65,5%, il 59,1% degli elettori respinse la riforma, portando alle dimissioni del premier Matteo Renzi.
20 e 21 settembre 2020
Referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari
Il 20 e 21 settembre 2020 si votò per ridurre il numero dei parlamentari da 945 a 600. Con un'affluenza del 51%, il 69,6% degli elettori approvò la riforma, segnando una significativa modifica della rappresentanza parlamentare.
12 giugno 2022
Referendum sulla giustizia
Il 12 giugno 2022 si tennero cinque referendum abrogativi su temi legati alla giustizia, promossi da Lega e Radicali. Con un'affluenza del 20,9%, nessuno dei quesiti raggiunse il quorum, rendendo i risultati non validi.
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