Il Comune di Venezia sarà parte civile contro il suo sindaco Brugnaro accusato di corruzione
La giunta comunale (con Brugnaro assente) ha deliberato l'intenzione di costituirsi nel procedimento che vede tra gli altri il sindaco accusato di corruzione: potrà chiedere al giudice il riconoscimento i danni patrimoniali e non patrimoniali

Il Comune di Venezia ha intenzione di costituirsi parte civile nel filone principale dell'inchiesta che vede il sindaco, Luigi Brugnaro, coinvolto con l'ipotesi di reato di corruzione.
La giunta comunale, in una riunione nella quale Brugnaro si è assentato, ha autorizzato il vicesindaco Andrea Tomaello ad affidare l'incarico ad un legale per verificare il ristoro dei danni "patrimoniali e non patrimoniali".
Nel decreto di fissazione dell'udienza preliminare, convocata l'11 dicembre prossimo, il Comune di Venezia viene individuato come "persona offesa e danneggiata dai reati, con riferimenti a tutti i capi d'imputazione".
Tra i 34 imputati figurano, oltre a Brugnaro e i suoi stretti collaboratori Morris Ceron e Derek Donadini, assieme al magnate di Singapore Ching Chiat Kwong, in relazione alla presunta trattativa per la vendita dell'area dei Pili, di proprietà di una delle società di Brugnaro, Porta di Venezia. Una seconda imputazione, sempre per corruzione, si riferisce alla cessione a Ching di palazzo Papadopoli.
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