Yacht russo scomparso in Dalmazia: la polizia croata ferma l’equipaggio della Irina Vu

Quattro marittimi interrogati e poi rilasciati. La polizia:

il comandante sapeva che il panfilo era sotto sequestro. Sospettati di aver violato la legge in materia di limitazione della navigazione, rischiano fino a 5 o 6 anni di detenzione 

Andrea Marsanich
Lo yacht Irina Vu
Lo yacht Irina Vu

SEBENICO Il sospettato principale per la scomparsa dello yacht russo Irina Vu, ovvero il comandante spalatino dell’imbarcazione - sotto sequestro dopo l’invasione dell’Ucraina nell’ambito delle sanzioni emanate da Ue, Usa e Gran Bretagna sui beni degli oligarchi ritenuti vicini a Vladimir Putin - sapeva benissimo che il panfilo doveva restare bloccato a Betina, sull’isola di Murter, nel sebenzano.

il caso
Lo yacht russo sotto sequestro in Dalmazia sparito dall’ormeggio di Murter
La redazione

Lo ha fatto sapere il portavoce della Questura di Sebenico e Tenin, Šime Pavić, smentendo le voci che parlavano di equipaggio ignaro dell'ordine di sequestro emesso dalle autorità croate.

Irina Vu, di proprietà dell'uomo d'affari russo Alisher Usmanov e della sua ex moglie Irina, era stato “congelato” mesi fa e posizionato nell'area per il rimessaggio a secco del porticciolo di Betina. Il 6 ottobre scorso l’imbarcazione era salpata senza problemi varcando il valico marittimo di Ragusa-Dubrovnik e puntando a sud. Il 9 ottobre Irina Vu aveva calato l'àncora nel porto turco di Didim, e l'equipaggio aveva staccato il dispositivo di identificazione Aif.

Yacht russo scomparso in Dalmazia, la polizia croata sulle tracce dell’equipaggio dell’Irina Vu
La redazione
Lo yacht russo scomparso

Rientrati in patria, il comandante e tre marittimi di 36, 51 e 34 anni sono stati arrestati dalla polizia croata. Interrogati nella sede della Procura statale di Sebenico, sono stati scarcerati e potranno difendersi a piede libero. Non ci sarebbero stati i presupposti per la custodia cautelare. Secondo voci ufficiose, i quattro si sarebbero difesi sostenendo che nessun sigillo ufficiale sarebbe stato apposto sullo yacht a conferma del sequestro, il che sarebbe vero. I marittimi avrebbero ricevuto dalla proprietà l’ordine di partire e avrebbero obbedito. Fatto sta che lo yacht ha superato i controlli di Capitaneria portuale, Polizia marittima e Dogana.

il caso
Yacht russo scomparso in Dalmazia, Plenković: «Pagherà chi ha sbagliato»
La redazione

Così, mentre i quattro sono sospettati di aver violato la legge sulle misure internazionali in materia di limitazione della navigazione - rischiano fino a 5 o 6 anni di detenzione - giorni fa è stato direttamente il ministro croato del Mare e trasporti Oleg Butković ad annunciare la rimozione dai rispettivi incrichi del responsabile del Settore nazionale per la sicurezza della navigazione e dei comandanti portuali di Sebenico e Betina, visto l’accaduto. Un caso clamoroso, perché Irina Vu si era volatilizzato in ottobre ma per mesi nessuno si era accorto di niente, fino a pochi giorni fa. Sullo scandalo si era espresso pure il premier croato Andrej Plenković, annunciando rigorosi provvedimenti.

Finito in turchia
Yacht russo sparito da Murter in Dalmazia, rimossi tre alti funzionari croati
La redazione

Sono in molti ora a chiedersi se la lista delle persone coinvolte sia da considerarsi chiusa o meno. E intanto Usmanov, come aveva già fatto nei giorni scorsi precisando di non poter essere considerato un oligarca, ha ribadito che lo yacht non è più di sua proprietà.

Riproduzione riservata © il Nord Est