Veglia, “salvate l’orsa e i suoi due cuccioli”

I tre plantigradi che hanno raggiunto a nuoto l’isola protetti per legge. Se me occuperà il team specializzato del dicastero dell’Agricoltura

Andrea Marsanich
Un'orsa con i suoi cuccioli ha nuotato dalla terraferma fino all’isola di Veglia
Un'orsa con i suoi cuccioli ha nuotato dalla terraferma fino all’isola di Veglia

Salvate l'orsa vegliota e i suoi due cuccioli. L'appello è stato lanciato tramite le reti sociali dall'associazione per la salvaguardia dell'ambiente Ranger – protettori della natura in Croazia - che ha reagito a quanto riferito da Anton Bolonić, presidente della società venatoria Orebica di Veglia, capoluogo dell'omonima isola del Quarnero, da tempo nota per le "incursioni“ di orsi, cinghiali e sciacalli, che raggiungono l’isola a nuoto (la distanza è davvero breve), attratti da opportunità legate a cibo e spazio vitale.

Bolonić, nel commentare la notizia che giorni fa mamma orsa e due piccoli erano stati visti nelle vicinanze della località turistica di Verbenico (in croato Vrbnik), aveva affermato che i cacciatori isolani sono dell'avviso di abbattere il plantigrado e i cuccioli, rappresentando l'orsa una seria minaccia per la popolazione locale e per i numerosi vacanzieri presenti a Veglia. Gran parte dell'opinione pubblica quarnerina e non solo ha reagito alla dichiarazione di Bolonić, sostenendo che è crudele uccidere i tre animali e che sarebbe molto meglio attuare un piano B, tipo il loro trasferimento nell'ambiente naturale dei plantigradi che – per quanto concerne la regione fiumana – è il Gorski kotar, area dove convivono i tre grandi predatori europei: orso, lupo e lince.

A giungere in soccorso agli animalisti e a tutti coloro che non sono favorevoli all'abbattimento sono stati il ministero croato dell'Agricoltura e l' Ispettorato statale alla Veterinaria. Nei due comunicati diffusi dopo lo scoppio del caso, sia il dicastero, sia l'ispettorato hanno rilevato che l'uccisione degli animali – anche se alloctoni a Veglia – non può avvenire senza il benestare del ministero dell'Agricoltura.

«Anche se si può capire la complessità del caso – è quanto fatto sapere dal dicastero – l' abbattimento non può avvenire senza il nostro placet e la collaborazione con il competente team d' intervento che agisce nell'ambito del ministero dell'Agricoltura. Sono i componenti del team a studiare la situazione venutasi a creare e a proporre le misure ritenute adeguate. Le società venatorie non possono agire in modo autonomo. Gli orsi sono animali alloctoni nelle isole e la loro presenza è indesiderata in un vasto territorio comprendente Buccari, il comune del Vinodol, la zona di Maslenica, nello Zaratino, compresa la Litoranea adriatica. Un tanto però non significa che i concessionari di zone venatorie possano agire da soli, senza consultarsi con gli organismi competenti».

Nel suo comunicato, l' Ispettorato statale ha ricordato che gli orsi sono considerati specie protetta in Croazia sin dal dicembre 2013. Per ora mamma orsa e cuccioli sono salvi.

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