Un anno record per il turismo in Croazia

FIUME È stato un anno coi fiocchi, grazie a risultati superiori nei confronti del 2022 e d'un soffio migliori rispetto al 2019, anno di riferimento perché l'ultimo pre-pandemico, contraddistinto da una sequela di primati in campo turistico. Il 2023, come reso noto dalla Comunità turistica nazionale, ha registrato in Croazia 20 milioni e 600 mila arrivi e 108 milioni di pernottamenti, che su base annua stanno a significare rispettivamente aumenti del 9 e del 3%. Se si fanno i paragoni con il 2019 relativi ad alberghi, campeggi, affittacamere e turismo nautico, emerge che la lievitazione in fatto di soggiorni è stata dell'1,2%.
«L'anno scorso ha rafforzato lo status della Croazia come uno fra i Paesi più attrattivi d’Europa quando si parla di turismo – è quanto affermato da Kristijan Staničić, direttore dell'Assoturistica nazionale – sono stati rilevati risultati molto soddisfacenti e anche le entrate dovrebbero stabilire il nuovo record. Tenuto conto di quanto avviene nel mondo e della situazione economica in alcuni Paesi, per nulla facile, possiamo dire che il 2024 sarà l'anno delle grandi sfide per la Croazia turistica.
Ci stiamo però preparando, nella speranza di continuare ad essere uno dei locomotori dello sviluppo nel Paese. La ministra del Turismo e Sport, Nikolina Brnjac, ha toccato quello che è il tema maggiormente gettonato fra gli addetti ai lavori: «Abbiamo centrato obiettivi importanti non solo nei mesi estivi – ha detto – ma anche nella bassa stagione. La nostra ambizione maggiore è infatti quella di avere un turismo forte 12 mesi su 12, senza pause, senza alti e bassi».
Tornando ai numeri, è stata l'Istria – come capita già da decenni a questa parte – a stravincere la classifica dei pernottamenti, con 30 milioni di unità e +2% su base annua.
Staccatissime, la Regione di Spalato (20,2 milioni, +3%) e quella di Fiume (18,5 e +1%). Lo Zaratino ha fatto registrare 15,2 milioni di soggiorni, il Raguseo 8,6, la Regione della Lika e di Segna 3,4 milioni.
Zagabria ha vissuta un' ottima stagione, con 2 milioni e mezzo di notti turistiche (+13%), mentre nel resto della Croazia continentale i pernottamenti sono stati 2 milioni e 600 mila (+13%).
Per i villeggianti le località costiere maggiormente visitate sono state Rovigno e poi le varie Ragusa, Parenzo, Spalato e Umago.
Ad imporsi nella graduatoria dei soggiorni sono stati come da tradizione i tedeschi, con i croati in seconda posizione, gli sloveni in terza, mentre gli ospiti italiani si sono accontentati del settimo posto.
Un altro dato molto significativo, diffuso giorni fa dalla Banca nazionale croata: le entrate turistiche nei primi nove mesi del 2023 sono pari a 12 miliardi e 972 milioni di euro (+11,4% su paragone annuo). Mai in passato erano stati rilevati introiti così alti.
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