Trieste si ricollega a Fiume via treno: «Grandissima emozione»

Corsa inaugurale del treno diretto che ogni giorno transiterà tra le due città. Attivo un tavolo per evitare il cambio a Villa Opicina viaggiando per Lubiana
Valeria Pace
La foto di gruppo con le autorità presenti all’inaugurazione del collegamento ferroviario tra la stazione di Villa Opicina, frazione di Trieste, e Fiume. Foto di Francesco Bruni
La foto di gruppo con le autorità presenti all’inaugurazione del collegamento ferroviario tra la stazione di Villa Opicina, frazione di Trieste, e Fiume. Foto di Francesco Bruni

TRIESTE Un treno per superare i confini e contribuire a unire l’Europa centrale. È iniziato il viaggio del convoglio delle ferrovie slovene che collegherà Trieste (Villa Opicina) a Fiume con due corse giornaliere dalla durata di 2 ore - l’andata dall’Italia la mattina e il ritorno dalla Croazia in serata - e sette fermate intermedie. E questa è solo una delle iniziative in atto per rafforzare la mobilità transfrontaliera: «Abbiamo attivato un tavolo con la Slovenia per arrivare ad avere un treno diretto che colleghi la stazione centrale di Trieste a Lubiana, senza dovere cambiare convoglio a Villa Opicina», annuncia l’assessore regionale ai Trasporti Cristina Amirante. «Siamo ancora al lavoro ma i presupposti sono buoni», precisa.

Il primo viaggio in treno da Trieste a Fiume con la partenza da Opicina

La sperimentazione

Il treno Trieste-Fiume è al momento solo una sperimentazione che durerà fino al 30 settembre 2024 ed è parte del progetto europeo Interreg Sustance (una dotazione finanziaria complessiva di oltre 2 milioni di euro per sei iniziative di mobilità sostenibile o digitalizzata) di cui l’Ince è capofila. «Dopo la fase pilota finanziata con fondi Ue ci piacerebbe continuare a sostenerlo con le nostre forze se avrà successo», afferma Amirante. E da parte croata c’è già la volontà di rafforzare il servizio: «A Fiume mi hanno chiesto se si possono aggiungere due corse che facciano il percorso inverso, Fiume-Trieste Trieste-Fiumeì», rivela Roberto Antonione, segretario generale dell’Ince. 

Da Trieste a Fiume in treno: è il giorno del primo viaggio
La redazione
Il convoglio sloveno che percorrerà la tratta. Foto di Miško Kranjec

Vocazione turistica

Il progetto ha una spiccata vocazione turistica: il treno da 235 posti a sedere ha 10 stand dedicati alle bici e Wi-Fi a bordo e mira a incentivare i viaggi sostenibili e slow, facilitando l’accesso ai percorsi ciclabili della Slovenia interna e più in generale nell’area transfrontaliera. La tratta «consente di attraversare una parte del territorio incontaminata nei boschi del Carso, è un modo per conoscere una zona qui vicino a noi», afferma Antonione. Dettagli presto saranno disponibili sulla piattaforma delle ferrovie croate Train’n’green, dedicata a chi vuole combinare treno e bici (iniziativa finanziata a sua volta dall’Interreg Sustance). Certo, in macchina si va da Trieste e Fiume in meno tempo, ma il viaggio in treno permette di evitare lo stress del parcheggio e le congestioni del traffico tipiche del periodo estivo. Tra le fermate del treno c’è Pivka che è interconnessa tramite piste ciclabili con Postumia e c’è pure Abbazia con le sue splendide spiagge.

Valenza politica

L’iniziativa però ha anche «una valenza politica», sottolinea Antonione: mira a rafforzare la cooperazione transfrontaliera. E la capacità del treno di creare legami tra i diversi territori si è vista immediatamente. Il sindaco Roberto Dipiazza ha consolidato l’amicizia con Marko Filipović, il sindaco di Fiume, dove si è tenuta a fine corsa la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa: «È una città che amo particolarmente, cominceremo a collaborare. Stanno facendo cose molto belle – afferma il primo cittadino di Trieste –. Ero venuto qua quando sono stati aboliti i confini, una grandissima emozione...».

Il viaggio inaugurale è una festa a cui hanno partecipato un’ottantina di persone tra cui autorità e pochi, primissimi passeggeri.

Un cantante lirico che si è esibito a bordo, persone in abiti locali hanno offerto dolci e prodotti tipici locali. Piccolo neo nelle celebrazione: Dipiazza non ha gradito non aver partecipato al taglio del nastro. Derubrica il piccolo incidente a un gesto «inelegante»: «Sono 23 anni che faccio il sindaco, non mi è mai successo di non portare i saluti a casa mia, tutto qua».

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