Elezioni presidenziali, in Romania avanti il nazionalista Simion

Il candidato anti-Ue e anti-Nato al 40%. Al ballottaggio del 18 maggio sfiderà il sindaco di Bucarest filoeuropeo Nicusor Dan

La redazione
George Simion, il candidato dell’estrema destra, ieri davanti al Parlamento romeno. foto EPA/ROBERT GHEMEN
George Simion, il candidato dell’estrema destra, ieri davanti al Parlamento romeno. foto EPA/ROBERT GHEMEN

La Romania sceglie un altro nazionalista anti-Ue e anti-Nato al primo turno delle presidenziali bis, dopo quelle di novembre vinte da Calin Georgescu e annullate dalla Corte Costituzionale per irregolarità finanziarie e ingerenze russe. George Simion, candidato dell’estrema destra e leader dell’Aur, si conferma il più votato: con il 99% delle schede scrutinate ha ottenuto il 40,5% dei voti e se la vedrà ora nel secondo turno con il sindaco di Bucarest filoeuropeo Nicusor Dan, balzato al secondo posto con il 20,9% delle preferenze contro il 20,3% del candidato della coalizione governativa Psd-Pnl-Udmt Crin Antonescu.

Questi dati si basano su oltre 5,8 milioni di voti scrutinati su un totale di circa 9,5 milioni espressi. Con questi numeri, Simion pur confermandosi abbondantemente in testa, non raggiunge tuttavia la maggioranza assoluta necessaria per evitare il ballottaggio, previsto per il 18 maggio.

Simion al ballottaggio dovrà vedersela con un candidato moderati e filo-occidentale. Dan si rivolge all’elettorato giovane e urbano, proponendosi come volto del cambiamento e dell’integrazione europea. La “sorpresa Ponta”, paventata in campagna elettorale, non si è invece verificata: l’ex premier è rimasto indietro, al 14,60%.

In mattinata Simion si era presentato al seggio con Georgescu: «Siamo qui con una sola missione, il ripristino dell’ordine costituzionale, il ripristino della democrazia», ha dichiarato al fianco dell’ex candidato, estromesso dalla corsa dai giudici dopo le ingerenze russe veicolate su TikTok. «Non ho altro obiettivo che il primo posto per il popolo romeno, che voglio servire. Siamo qui con un solo desiderio, fare giustizia per la Romania», aveva insistito Simion, evocando anche la possibilità di conferire proprio a Georgescu l’incarico di premier. Tra i primi a congratularsi è stato su X Matteo Salvini: «In Romania il popolo ha finalmente votato, liberamente, con testa e cuore. Con buona pace dei “signori” di Bruxelles e dei loro sporchi trucchi. Bravo George Simion».

La giornata elettorale è stata segnata da attacchi informatici coordinati. I siti web dei ministeri degli Interni e della Giustizia e quello del candidato Antonescu sono stati colpiti da un attacco di tipo DDoS, che ne ha temporaneamente compromesso il funzionamento. Il gruppo NoName057(16), noto per le sue azioni di disturbo cibernetico a sostegno della narrativa filo-russa, ha rivendicato l’attacco su Telegram. In questo clima il primo turno ha visto una partecipazione nazionale del 53,16%, in netto aumento rispetto a novembre. —

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