Tre nuovi centri commerciali tra Albona e Pisino, aperture previste entro l’anno

Gli investitori si dicono certi del successo dopo precise indagini di mercato, ma con l’inflazione e il caro prezzi molti oggi fanno la spesa in Slovenia

Valmer Cusma

POLA. In Istria, ma il discorso vale per tutta la Croazia, vendere conviene più che produrre ed ecco spiegato il boom dei supermercati e centri commerciali che spuntano come i classici funghi dopo la pioggia. I numeri parlano chiaro: secondo i dati ufficiali, nel settembre scorso gli occupati nel Paese erano poco pià di 1,6 milioni di cui ben 207.000 nel commercio al minuto e all'ingrosso. Sono molti di più dei 128.000 occupati nel turismo, settore che contribuisce al Pil nella misura del 20%.

Tornando alla Penisola, il maggior centro commerciale in Istria è il Max City a Pola con oltre una settantina di negozi, rivendite e punti di ristorazione, costruito all'interno della vecchia cava pietraia nel rione di Stoia.

Ebbene entro l'anno ne verranno aperti altri 3 di cui 2 nell'ex centro minerario di Albona a distanza di soli 2 chilometri l'uno dall'altro. All'entrata in città sono già in corso i lavori di costruzione del centro shopping Stop Shop di 8.800 metri quadrati che offrirà alla clientela una decina di brand nazionali e internazionali dall'abbigliamento, calzature, agli articoli casalinghi e generi alimentari per finire all'arredamento e ai prodotti per gli animali domestici. Ci saranno poi tanta superficie verde, un parco giochi per bambini e il parcheggio con 300 posti macchina. La struttura comprenderà pure un punto per la ristorazione per cui c'è da credere che il centro diventerà anche un punto di ritrovo non solo degli albonesi ma anche delle località circostanti. «La scelta dell'ubicazione - ha dichiarato al Glas Istre il rappresentante dell'investitore Joco Glavas - è avvenuta dopo una seria analisi di mercato e su indicazione anche dei locatari per i quali questa parte dell'Istria risulta interessante. Nel centro troveranno occupazione un centinaio di persone. C'è molta richiesta per l'affitto dei futuri vani adibiti a negozi e punti vendita» conclude Glavas «e ben presto dovremo fare la scelta».

Il secondo centro commerciale di 3.200 metri quadrati di superficie utile, è un investimento di 5 milioni di euro della società commerciale Retail park Hrvatska per il quale si è ancora in attesa della licenza edilizia dopo diche entreranno subito in azione le maestranze edili. Sorgerà sull'immobile dell'ex fabbrica Rade Koncar, attaccato alla rivendita Spar con la quale formerà un'unica unità. «Al momento - spiega Željko Lukać a nome dell'investitore - stiamo trattando con i locatari interessati». Il centro permette l'apertura di una cinquantina di posti di lavoro. Ed entro l'anno in corso a Pisino la capitale amministrativa della Regione istriana, verrà aperto un centro commerciale Stop Shop. C'è da dire alla fine che la risposta del pubblico forse non sarà quella sperata dai commercianti: con l'introduzione dell'euro è più facile capire la differenza di prezzo in Slovenia e in Italia dove tanti prodotti costano molto meno per cui già ora sta riprendendo vigore lo shopping oltre confine.

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