Transizione energetica, arrivano i fondi europei. Più vicina la chiusura della centrale di Fianona
L’Istria è una delle due regioni croate alle quali andranno i 179 milioni
previsti per riqualificare i lavoratori e investire in nuove tecnologie

Dal “Fondo europeo per la transizione giusta” arriveranno 179 milioni di euro a favore di due regioni croate: l’Istria e la regione di Sisak e Moslavina, nell’area continentale del Paese. Come ricorda l’agenzia di stampa croata Hina riprendendo la definizione data da Bruxelles, il Fondo costituisce un sostegno a beneficio dei territori impegnati a fronteggiare le sfide socio-economiche connesse al percorso verso la neutralità climatica. Le risorse in Croazia saranno impiegate per la riqualificazione di centinaia di lavoratori ora impegnati nell'industria pesante in cui si fa uso di combustibili fossili; e per il finanziamento di tecnologie pulite nelle fabbriche e aziende in generale.
A proposito dell'Istria, il discorso riguarda innanzitutto la centrale termoelettrica a carbone di Fianona, l'unica del genere in Croazia, la cui chiusura e smantellamento dovrebbero avvenire al più tardi nel 2033, come ha confermato il premier Andrej Plenković. Nel frattempo l'azienda elettrica di Stato Hep ha in progetto la costruzione di centrali a fonti rinnovabili della potenza pari a 1.500 Megawatt, che a conti fatti dovrebbero soddisfare la domanda interna di energia elettrica. Si calcola che con il finanziamento del Fondo europeo in Istria si potranno creare 300 nuovi posti di lavoro direttamente connessi alla transizione energetica, e altri 300 coinvolti in maniera indiretta. Inoltre, 200 dipendenti della centrale di Fianona verranno formati per poter svolgere nuove professioni.
Quanto a Fianona, il ministero croato dello Sviluppo regionale dovrà ora pubblicare i relativi bandi e preparare tutti i contratti. Secondo gli ambientalisti, la centrale andrebbe comunque chiusa molto prima del 2033, e non soltanto per una questione di tutela dell'ambiente ma anche per una valutazione di tipo economico: da quattro anni in qua Hep infatti ha pagato 127 milioni di euro quale indennizzo per l'emissione di anidride carbonica in atmosfera. Sono soldi – dicono gli ambientalisti – che sarebbe più opportuno investire in fonti energetiche rinnovabili. Su un altro versante, invece, va ricordato che il comune di Chersano, nell'area albonese in cui si trova la centrale di Fianona, a titolo di indennizzo per i danni all'ambiente vede entrare nelle proprie casse 200.000 euro al mese, cifra che rappresenta oltre l'80% delle entrate.
Ritornando al Fondo europeo, la commissaria europea per la coesione e le riforme Elisa Ferreira si è detta convinta che la Croazia saprà affrontare con successo la sfida. È ancora attesa la conferma dell’arrivo di Ferreira in Croazia nel maggio 2024, in occasione del forum annuale dell'Eusair, la Strategia Ue per la Regione Adriatico Ionica.
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