Terremoto nelle coste della Croazia: danni alle case ma nessun ferito

Avvertita anche in Friuli Venezia Giulia la scossa di magnitudo 4.8 con epicentro sull’isola di Veglia
Andrea Marsanich

FIUME La terra ha tremato giovedì mattina a Fiume, nel Quarnero, in Istria e Dalmazia, con alcune scosse di cui la prima, quella più forte, è stata avvertita anche in Friuli Venezia Giulia.

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La redazione
Via Madonna del Mare: studenti rientrano a scuola dopo la scossa di terremoto (Foto Lasorte)

Forte lo spavento per la scossa di magnitudo 4.8 (5 era stata la stima iniziale dei sismologi) che ha però provocato soltanto danni materiali - quasi sempre lievi - ma nessun ferito. Il sisma si è verificato alle 10.47 e ha avuto l’epicentro nelle vicinanze di Bescanuova (Baška), nel sud–est dell'isola di Veglia (Krk), a una cinquantina di chilometri a sud da Fiume e a 9 chilometri di profondità.

Una scossa che nelle abitazioni ha visto ondeggiare mobili e suppellettili suscitando attimi di sgomento. «Molto forte lo scuotimento»; la scossa «è durata alcuni secondi»; «lo abbiamo percepito con chiarezza, è stato lungo circa cinque secondi»; «breve ma forte, la casa ha tremato»; «dopo il boato la terra ha tremato forte»: queste alcune delle testimonianze postate sul sito del Centro sismologico Euro-Mediterraneo (Emsc) da residenti nell'area prossima all'epicentro.

Attimi di paura a Ponte (Punat), sempre a Veglia, località vicinissima all’epicentro. Nel piccolo stabilimento navale alcuni operai si sono gettati giù dagli scafi in costruzione, saltando a terra da qualche metro d'altezza. Non ci sono stati feriti, ma il direttore del cantiere Mario Wagner ha fatto sapere che la scossa ha lesionato la sede della direzione del cantiere, «un danno che andrà valutato per evitare guai maggiori», ha concluso citando delle crepe comparse sull’edificio. Sempre a Ponte è rimasto danneggiato anche un edificio di proprietà della Croce rossa di Maribor (Slovenia), utilizzato quale ostello della gioventù. Il sindaco di Veglia città Darijo Vasilić ha riferito anche di lesioni apparse sui muri della scuola elementare locale. Un’altra testimonianza è stata quella di Toni Juarnić, sindaco di Bescanuova, il comune dell’epicentro: «Alle 10.47 era in corso una riunione nel mio ufficio, alla presenza di numerose persone. Ci siamo spaventati molto quando abbiamo visto che un quadro e l’orologio da parete erano caduti sul pavimento». Il sindaco ha riferito poi di piccoli smottamenti verificatisi sulle strade e di pietre rotolate in mare.

Come detto, dopo una stima iniziale più elevata i sismologi croati hanno fissato la scossa a quota di magnitudo 4,8: un livello comunque forte, mentre in tanti cittadini croati è ancora vivo il ricordo del terremoto che il 22 marzo 2020 aveva causato una vittima e pesantissimi danni a Zagabria e nei suoi dintorni.

Dopo la prima scossa, lungo la costa settentrionale della Croazia ha fatto seguito uno sciame sismico. Sono infatti state registrate altre tre scosse più lievi: alle 10.53 quella rilevata con epicentro a 18 chilometri a sud-est di Fiume, seguita dalle due registrate alle 11.04 e alle 12.06. Contattato dai media, il sismologo croato Tomislav Fiket ha ricordato che tutta la costa adriatica della Croazia e’ molto attiva dal punto di vista sismico. «Si tratta di un’area nella quale i terremoti non sono certo una rarità», ha detto ricordando ad esempio il sisma che nel 1916, con epicento a una quarantina di chilometri da Fiume, toccò magnitudo 5.8 causando vittime e danni. Intanto il premier croato Andrej Plenković ha offerto il supporto del governo agli enti locali.

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