Statale Faresina-Lussingrande: al via i lavori per l’ultimo tratto

LUSSINO È lunga 81 chilometri ed è importantissima per la popolazione locale e per i turisti. Parliamo della strada statale Faresina – Lussingrande, spina dorsale viaria dell’arcipelago di Cherso e Lussino e la cui opera di ricostruzione dovrebbe venire portata a compimento entro la fine del 2023. I lavori di rifacimento della strada inaugurata nel 1964, oggi parecchio stretta e insicura, erano cominciati nel lontano 2002 e avrebbero dovuto concludersi dopo un paio d’anni. Invece i cantieri sono rimasti aperti per due decenni e lo resteranno per altri 15 mesi.
Tanti ne serviranno per rifare il tratto Faresina – Dragosetti, nell’isola di Cherso, circa 6,1 chilometri percorsi ogni anno da migliaia di turisti. L’inizio dei lavori la settimana prossima. L’investitore sarà l’azienda pubblica Hrvatske ceste (Strade croate). L’appalto è stato affidato all’impresa edile Mikic che avrà tempo appunto un anno e 3 mesi per la ricostruzione e una spesa ammontante a 28 milioni di kune, pari a 3 milioni e 725 mila euro. L’opera comprenderà tra l’altro la posa del nuovo manto d’asfalto, l’allargamento della carreggiata a 6 metri, la costruzione dei canali di scolo delle acque meteoriche, la nuova segnaletica, la ricostruzione dell’incrocio per Dragosetti e Fillosich e infine l’approntamento di aree per la fermata degli autobus.
Prossimamente si dovrebbero poi concludere i lavori di ristrutturazione del segmento Ossero – Neresine, lungo due chilometri e mezzo e che aveva costituito il collo di bottiglia della D-100. L’investimento da parte di Hrvatske ceste, Azienda elettrica statale, Citta’di Lussinpiccolo e municipalizzata Acquedotto e canalizzazione Cherso – Lussino è stato di circa 6,2 milioni di euro. In questi 2, 5 chilometri di statale si è proceduto al rifacimento delle reti idrica e fognaria e del sistema elettroenergetico, come pure all’allargamento della strada, passata da 5 a 12 metri. Gli interventi avevano subìto una battuta d’arresto perchè nelle vicinanze del cantiere, per una lunghezza di 400 metri, erano stati scoperti i resti di una necropoli romana, che in futuro sarà valorizzata e aperta al pubblico.
Come già detto, la “strada infinita “doveva essere rifatta in 5 – 6 anni al massimo e invece problemi vari, tra cui complesse questioni giuridico – patrimoniali, mancanza di fondi e altro, hanno rallentato la realizzazione del progetto. Già nel 2006, l’allora premier Ivo Sanader (ora in carcere per vari scandali di corruzione), in visita a Lussinpiccolo, aveva promesso che la ricostruzione sarebbe finita nel 2009 o al più tardi nel 2010. Come non detto.
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