Statale Faresina-Lussingrande: al via i lavori per l’ultimo tratto

Pronti 3,7 milioni di euro per finire l’arteria percorsa ogni anno da migliaia di turisti. Alle battute finali il cantiere sulla strada che collega Ossero con Neresine
Andrea Marsanich

LUSSINO È lunga 81 chilometri ed è importantissima per la popolazione locale e per i turisti. Parliamo della strada statale Faresina – Lussingrande, spina dorsale viaria dell’arcipelago di Cherso e Lussino e la cui opera di ricostruzione dovrebbe venire portata a compimento entro la fine del 2023. I lavori di rifacimento della strada inaugurata nel 1964, oggi parecchio stretta e insicura, erano cominciati nel lontano 2002 e avrebbero dovuto concludersi dopo un paio d’anni. Invece i cantieri sono rimasti aperti per due decenni e lo resteranno per altri 15 mesi.

Tanti ne serviranno per rifare il tratto Faresina – Dragosetti, nell’isola di Cherso, circa 6,1 chilometri percorsi ogni anno da migliaia di turisti. L’inizio dei lavori la settimana prossima. L’investitore sarà l’azienda pubblica Hrvatske ceste (Strade croate). L’appalto è stato affidato all’impresa edile Mikic che avrà tempo appunto un anno e 3 mesi per la ricostruzione e una spesa ammontante a 28 milioni di kune, pari a 3 milioni e 725 mila euro. L’opera comprenderà tra l’altro la posa del nuovo manto d’asfalto, l’allargamento della carreggiata a 6 metri, la costruzione dei canali di scolo delle acque meteoriche, la nuova segnaletica, la ricostruzione dell’incrocio per Dragosetti e Fillosich e infine l’approntamento di aree per la fermata degli autobus.

Prossimamente si dovrebbero poi concludere i lavori di ristrutturazione del segmento Ossero – Neresine, lungo due chilometri e mezzo e che aveva costituito il collo di bottiglia della D-100. L’investimento da parte di Hrvatske ceste, Azienda elettrica statale, Citta’di Lussinpiccolo e municipalizzata Acquedotto e canalizzazione Cherso – Lussino è stato di circa 6,2 milioni di euro. In questi 2, 5 chilometri di statale si è proceduto al rifacimento delle reti idrica e fognaria e del sistema elettroenergetico, come pure all’allargamento della strada, passata da 5 a 12 metri. Gli interventi avevano subìto una battuta d’arresto perchè nelle vicinanze del cantiere, per una lunghezza di 400 metri, erano stati scoperti i resti di una necropoli romana, che in futuro sarà valorizzata e aperta al pubblico.

Come già detto, la “strada infinita “doveva essere rifatta in 5 – 6 anni al massimo e invece problemi vari, tra cui complesse questioni giuridico – patrimoniali, mancanza di fondi e altro, hanno rallentato la realizzazione del progetto. Già nel 2006, l’allora premier Ivo Sanader (ora in carcere per vari scandali di corruzione), in visita a Lussinpiccolo, aveva promesso che la ricostruzione sarebbe finita nel 2009 o al più tardi nel 2010. Come non detto.

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