Spalato, un nuovo processo per il triplice omicida che vendicò il fratello

Sentenza che sta facendo discutere quella dell'Alta corte penale della Repubblica di Croazia che ha deciso di cassare il verdetto del Tribunale di Spalato, il quale aveva condannato a 40 anni di detenzione il triplice omicida Filip Zavadlav. Il giovane spalatino si era reso protagonista, nel gennaio del 2020, di un episodio agghiacciante, uccidendo a colpi di kalashnikov Marin Boban, Jurica Torlak e Marin Ožic Paic, vere e proprie esecuzioni avvenute nel nucleo storico di Spalato, di fronte a gente incredula e terrorizzata per questo bagno di sangue, consumato in pieno giorno.
Il Tribunale spalatino lo aveva condannato a 40 anni di carcere, processandolo senza tener conto dei risultati di una perizia psichiatrica che lo aveva giudicato incapace di intendere e di volere al momento delle uccisioni, la qual cosa è sempre stata negata dallo stesso Zavadlav. «Sono una persona sana adesso e lo ero anche quando ho imbracciato il fucile automatico per fare quello che ho fatto», ha detto a più riprese. Stando alla Difesa, la perizia sarebbe stata carente e dunque il processo celebrato in modo sbagliato, senza tener conto dell'effettivo stato di cose. Da qui il ricorso dell'avvocato difensore, accettato dall'Alta corte penale e che avrà quale conseguenza la ripetizione del processo. Ricordiamo che Zavadlav aveva deciso di liquidare il terzetto, pare appartenente agli ambienti del narcotraffico spalatino, in quanto Boban, Torlak e Ožic Paic gli tormentavano il fratello minore tossicodipendente. Insomma Filip aveva deciso di vendicarsi.
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