Slovenia, scoppia il caso degli orsi da abbattere: il premier chiede lo stop

Il ministro conferma l’eliminazione di 230 esemplari ma annuncia una consultazione ampia sul tema
Mauro Manzin

 LUBIANA Come in Trentino, l’abbattimento degli orsi anche in Slovenia sta diventando sempre più un caso politico. Se a Trento per uccidere l’orsa che ha sbranato un ragazzo che faceva jogging nei boschi si attende la sentenza della giustizia amministrativa, a Lubiana nonostante l'appello degli animalisti e ambientalisti e dello stesso primo ministro Robert Golob ad aspettare ancora prima di iniziare con l’uccisione degli orsi in eccesso nell’ecosistema del Paese, il ministro delle Risorse naturali Uroš Brežan è irremovibile: l’eliminazione di 230 orsi si farà.

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Gli allevatori sono anche chiari sul fatto che la gestione della popolazione di orsi dovrebbe essere decisa da professionisti, non da politici. E pensare che a Roma c’è chi ipotizza di chiedere alla Slovenia di riprendersi una sessantina di esemplari a suo tempo prelevati per motivi di ripopolamento proprio dalla vicina Repubblica. Facile indovinare quale sarà la risposta di Lubiana.

Questa settimana, il primo ministro Robert Golob ha invitato il ministro Uroš Brežan a congelare l'attuazione della decisione, Brežan però ha poi sottolineato che la decisione rimane valida, ma il suo ministero ha annunciato una consultazione più ampia sulle dimensioni della questione della gestione degli animali selvatici in il futuro, con la partecipazione anche delle Ong che si occupano di ambiente e di animali.

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La questione è molto delicata: si tratta di porre in sicurezza vite umane e la sopravvivenza stessa, in alcuni casi, degli allevamenti di capre pecore ma anche mucche. Le Ong però insistono che l’abbattimento viola le norme europee e hanno avvisato la Commissione europea del problema. «L'orso non ha nemici naturali e quindi il numero di individui non è regolato naturalmente», ha spiegato il presidente degli allevatori di animali di piccola taglia, Roman Savšek il quale sostiene che la popolazione di orsi in Slovenia è raddoppiata nell'ultimo decennio. Se le cifre non ufficiali sono corrette, in Slovenia dovrebbero esserci circa 1.200 orsi bruni, alcuni sostengono che ce ne siano anche di più. La maggior parte di loro si trova ancora nella zona di Kočevje e Ribnica, e la situazione è simile nella zona di Cerknica e Pivka. Ce ne sono un po' meno tra Ajdovščina e Idrija, ma ogni tanto si possono incontrare anche in Carinzia. La decisione di sparare a 230 orsi riguarda esemplari ben individuati che raggiungono misure ben definite. «La distribuzione avviene per bacini. Prima di ciò viene preparata una perizia dell'Istituto Forestale, che definisce il numero di eventi dannosi, i casi di conflitto di persone che incontrano orsi, il livello di problemi che sono sorti e, naturalmente ricerca quanti orsi ci sono in queste aree - ha detto il presidente dell'Associazione caccia slovena, Lado Bradač - e poi si procede all’abbattimento risparmiando le orse con cuccioli perché ciò è contrario alla nostra stessa etica».

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