Gli orsi si spingono fino alla zona di Umago: avvistato un esemplare nella frazione Villania
L’allarme lanciato dalle istituzioni ai frequentatori dei boschi della

UMAGO. Non solo i boschi del Trentino e quelli dell’Alto Adige. A fare i conti con il pericolo orsi è anche la zona attorno a Umago, in Istria, quindi a pochi chilometri da Trieste. Un esemplare di plantigrado è stato notato, e immortalato in uno scatto purtroppo a bassa risoluzione, infatti nei pressi del sobborgo umaghese di Villania, precisamente lungo la strada in direzione della cava di Vardizza.
L’avvistamento di un automobilista
A vedere l’animale – la sua è una presenza parecchio rara in questa porzione della Penisola – è stato un automobilista che, superato lo choc iniziale, è riuscito a scattare una foto prima che il plantigrado si dileguasse nella vicina area boschiva. L’uomo ha dato l’allarme, informando le competenti autorità che, da parte loro, hanno messo in guardia tutte quelle persone che si muovono nei paraggi di Vardizza, specie i raccoglitori di asparagi selvatici, numerosi come non mai in questo inizio della stagione primaverile.
Era alla ricerca di cibo
A detta degli esperti è sicuro che l’orso sia giunto nell’Umaghese alla ricerca di cibo, di spazio vitale e, trovandosi in un’area densamente popolata, non stupirebbe un qualche incontro con gente che ama stare all’aria aperta, magari appunto per prendere qualche asparago da mangiare a casa. Da qui l’invito delle autorità ai frequentatori abituali della zona: «Prestate particolare attenzione quando vi muovete tra gli alberi - è il messaggio -. Siate cauti, parlate ad alta voce o fischiettare anche se si siete soli».
E’ la seconda volta
Nello spazio di una settimana, questa è la seconda volta che è stato visto un orso nei pressi di Umago e probabilmente si tratta dello stesso animale, anche se non vi sono certezze in merito. Un plantigrado, di taglia alquanto modesta, forse un giovane o una femmina, era stato visto la scorsa settimana sulla statale Buie – Umago. A notare l’animale un’educatrice d’asilo, Melita Božic Baštek, che a bordo della sua vettura stava andando a lavorare: l’avvistamento era avvenuto la mattina presto e la donna, credendo si trattasse di un cinghiale, ha frenato l’auto, capendo solo pochi istanti dopo che, in realtà, si trattava di un orso. Il tam tam sui social ha fatto il resto: diverse persone hanno confermato il racconto dell’educatrice riferendo di analoghi “incontri ravvicinati”.
Anni addietro a Momiano
Anni addietro, un esemplare di orso era stato ripreso da telecamere a poca distanza dall’abitato di Momiano, nel Buiese, mentre nella zona di Portole sembrano ormai diventati stanziali. Per gli esperti si tratta di un fenomeno con il quale gli uomini dovranno convivere dal momento che gli orsi hanno sempre meno spazi liberi a disposizione, il che li costringe a nuovi territori dove poter sfamarsi. Nella parte settentrionale dell’Istria, nella regione aspra e selvaggia della Cicceria, vivrebbero una ventina di plantigradi, liberi di scorrazzare tra Croazia e Slovenia. «Se vi imbattete in un orso – è il consiglio fornito da Gracijano Prekalj, presidente dell’Unione istriana cacciatori – l’importate è restare calmi, non farsi prendere dal panico, indietreggiare lentamente e andare nella direzione opposta dell’animale». Nell’isola quarnerina di Veglia – raggiunta a nuoto dai bestioni – la presenza degli orsi è costante a causa degli ovini, una prelibatezza per questi animali alloctoni. A Veglia le doppiette hanno ucciso in questi anni diversi esemplari.
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