Sebenico, vendono al ristorante lo squalo bianco pescato a Rogosnizza

SEBENICO. Ha scatenato polemiche da parte dell'opinione pubblica e dei biologi la notizia che alcuni pescatori di Rogosnizza (Rogoznica), località croata a sud di Sebenico, hanno catturato un esemplare di squalo bianco (Carcharodon carcharias) accanto alla cui carcassa si sono peraltro fotografati con un certo compiamento, prima di venderla a un ristorante che ne farà porzioni da offrire a tavola.
«Il grande squalo bianco - ha scritto su Facebook Petar Kruzić, eminente biologo e professore straordinario alla Facoltà di Scienze naturali e matematica di Zagabria - è una specie rigorosamente tutelata dalla legge, così come lo è la maggior parte dei pescecani che vivono nel Mare Adriatico. Pertanto non dovrebbe venir pescato. E nel caso finisca casualmente nella rete, come mi sembra di capire sia avvenuto a Rogosnizza, la sua cattura deve essere denunciata in primo luogo all'Istituto oceanografico, quindi all'Ispettorato alla pesca oppure alla Polizia marittima. In ogni caso non deve assolutamente venire venduto». La cattura dello squalo bianco - continua Petar Kruzić - «è un evento straordinario per i colleghi che si occupano di questi argomenti non solo in Adriatico, ma in una dimensione più ampia. Purtroppo dell'esemplare catturato non sappiamo quasi niente. Non disponiamo dei dati sulla sua morfologia, come lunghezza e peso, e nemmeno sappiamo esattamente dove sia stato pescato. Comunque dalle foto che mi sono pervenute mi sembra di capire trattarsi di un animale di 1,5 metri di lunghezza, catturato al palangaro».
Da alcune ricerche risulta che da sempre il Mare Adriatico e il Mediterraneo in generale sono l'habitat naturale del grande squalo bianco. È un predatore e svolge un ruolo di primo piano nella tutela della biodiversità del mare. È una specie sotto tutela in quanto la popolazione si è notevolmente ridotta. Si nutre principalmente di tonni e di mammiferi marini. A proposito della sua pericolosità per l'uomo, Petar Kruzić - così come altri suoi colleghi intervenuti - afferma che è minima: «In mare ci sono più probabilità di essere colpiti da un fulmine che aggrediti dallo squalo bianco».
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