Schianto fra treni: tre morti e 11 feriti in Croazia nella notte
Un convoglio passeggeri ha impattato contro un merci
fermo sul binario per guasto. Milanović: «Indagini rapide»

ZAGABRIA Un convoglio passeggeri che si schianta contro un treno merci in sosta, le lamiere che si accartocciano, terrore, urla. E un bilancio tragico: tre persone morte, 11 i feriti. Il bilancio è quello del disastro ferroviario che ha sconvolto il 10 settembre la Croazia. L’incidente è avvenuto nella notte tra venerdì e sabato sulla linea ferroviaria che da Zagabria conduce a Vinkovci, nell’est del Paese, per la precisione nell’area del paesino di Rajic. Lì un treno passeggeri, il 2506, che viaggiava da Vinkovci in direzione Novska, ha impattato contro un merci arrivato da Sid, in Serbia, fermo sul binario a causa di un guasto tecnico.
L’inchiesta farà luce sulle ragioni dell’incidente, ma l’ipotesi più accreditata al momento è che il treno passeggeri abbia ignorato un semaforo rosso andando poi a cozzare contro il merci su una tratta a doppio binario, rinnovata e modernizzata negli anni scorsi. L’incidente, «secondo alcune informazioni», sarebbe stato proprio causato «dal superamento di un segnale di stop» da parte del treno in arrivo da Vinkovci, ha suggerito ai media locali anche un esperto dell’Agenzia governativa croata che indaga sull’incidente, Tomislav Antun Biber. «Mi ero addormentato, a un certo punto sono stato svegliato da un colpo fortissimo, come se un carro armato avesse colpito il treno, le luci si sono spente e il vagone si è ribaltato», ha raccontato un testimone oculare, che viaggiava sul treno passeggeri.
Tra i feriti, è emerso ieri pomeriggio, ben otto cittadini stranieri – con alta probabilità migranti – poi ricoverati negli ospedali di Pakrac, Nova Gradiska e Slavonski Brod. Secondo i media locali, i profughi si trovavano sui carri del merci fermo in avaria. I morti sono invece tutti croati, due impiegati delle Ferrovie croate (Hz) e un minorenne. «Esprimo le mie condoglianze alle famiglie dei deceduti nella collisione tra i treni vicino a Novska», ha dichiarato il presidente croato Zoran Milanović, che ha ringraziato al contempo i soccorritori per il loro rapido intervento. Auspicando «rapide indagini» perché una «tragedia simile non si ripeta».
Quella di venerdì è la terza tragedia più grave per numero di vittime registrata sul territorio croato, anche se incomparabile con quella di Zagabria del 1974, quando un treno passeggeri che viaggiava oltre i limiti di velocità consentiti deragliò poco prima della stazione centrale, uccidendo 167 viaggiatori. Nel 2009, invece, furono sei i morti e 55 i feriti nel deragliamento del treno Zagreb-Spalato. Secondo dati ufficiali, dal 2015 al 2019 sono stati 25 gli incidenti minori verificatisi sulle linee croate. —
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