Pronto per l’estate il nuovo tratto stradale che attraversa le isole di Cherso e Lussino

I lavori dell’opera infinita sono iniziati nel 2002 e ancora non sono stati portati a compimento. Oltre ventuno anni per ampliare 81 chilometri

Andrea Marsanich
Uno scorcio della baia di Artatore a Lussino
Uno scorcio della baia di Artatore a Lussino

CHERSO Uomini e macchinari ancora al lavoro sul tratto Faresina–Dragosetti, sull’isola di Cherso, segmento compreso nella statale D100, che è poi la Faresina–Lussingrande, lunga 81 chilometri e costruita nell’ormai lontano 1964.

Parliamo dell’arteria principale che attraversa le due isole maggiori di questo arcipelago nordadriatico, Cherso e Lussino per intenderci, statale che ogni anno viene percorsa in media da 230 mila veicoli ed è di importanza vitale non solo per gli isolani ma anche per il locale settore turistico.

Ebbene, l’opera di rifacimento del troncone Faresina (accoglie lo scalo traghetti da e per la dirimpettaia Brestova, sul’Istria orientale) – Dragosetti, per complessivi 6, 1 chilometri, era cominciata nel settembre del 2022 e dovrebbe concludersi nell’aprile del 2024.

Lo ha comunicato Josip Škoric, direttore generale dell’azienda pubblica Hrvatske ceste, investitore dei lavori. «Gli interventi di ritrutturazione, del costo di 3 milioni e 725 mila euro – ha detto – riguardano un segmento parecchio complicato, con tante curve e un manto d’asfalto che va assolutamente sostituito. Data la complessità dell’opera, il cantiere è rimasto aperto anche durante l’alta stagione turistica e non sono stati rari i giorni in cui si è lavorato durante la notte. La posa del nuovo asfalto avverrà il marzo prossimo e un mese dopo avremo una Faresina –Dragosetti più larga e facilmente percorribile».

Esaurito il progetto, resteranno ancora due i tronchi della D100 da sottoporre a interventi di miglioria. Il primo è la Dragosetti – incrocio per Caisole (Beli): sono 5 chilometri e mezzo e per i quali è in corso la soluzione delle questioni giuridico– patrimoniali.

C’é poi il tratto di 2, 2 chilometri nel villaggio di Predoschizza (Predošcica): stando a Škoric, è stata rilasciata la licenza edile e si sta preparando la documentazione per la scelta dell’appaltatore.

A questi due progetti, ne va aggiunto quello concernente la costruzione della terza corsia della strada d’accesso al terminal traghetti di Smergo (Merag), sempre a Cherso.

Si tratta di un chilometro e mezzo, per un investimento di 2, 8 milioni di euro. Anche in questo caso è stato emesso il permesso di costruire e si va verso la gara che definirà l’appaltatore.

Giustamente la Faresina–Lussingrande, ben nota ai turisti di Trieste e dintorni che amano trascorrere le vacanze in questo angolo dell’Adriatico, viene descritta come la “strada infinita“: si è meritata questo nome perché la sua ristrutturazione dura da troppi anni, frenata da burocrazia, penuria di fondi, pandemia e altro ancora.

I lavori erano cominciati 21 anni fa, nel 2002, con la promessa che in 5 – 6 anni sarebbero stati portati a termine.

Non è stato così e per la loro conclusione si dovrà ancora attendere un bel po’di tempo. In questo ambito da segnalare che entro la fine dell’anno comincerà il rifacimento della Lussinpiccolo–Lussingrande, lunga 4, 2 chilometri e che vedranno le Hrvatske ceste e il comune lussignano stanziare in totale 5 milioni e 700 mila euro.

La strada sarà dotata di pista ciclabile e illuminazione pubblica.

Certo appare strano che la Croazia abbia così sollecitamente costruito l’autostrada che da Zagabria porta a Ragusa e collega tutti i principali centri turistici della Dalmazia e si sia persa in lungaggini burocratiche e in guerre di appalti per un arteria fondamentale per lo sviluppo di quella perla che è l’isola di Lussino.

Riproduzione riservata © il Nord Est