Porticciolo di Medolino in Istria, la bonifica dopo l’incendio

POLA A Medolino sta per venir avviata la bonifica del porticciolo nautico nel quale il 15 maggio scorso era divampato il disastroso incendio che aveva distrutto 22 imbarcazioni da diporto e danneggiato altre 8.
«Finora abbiamo recuperato dal fondale i relitti di 21 imbarcazioni, ne rimane ancora una ma è questione di ore – così il direttore dell’Autorità portuale Dalibor Brnos che ha convocato una conferenza stampa assieme alla responsabile della Capitaneria di porto di Pola Dolores Brenko Skerjanc e al sindaco Ivan Kirac –. La priorità – ha aggiunto – è quella di ripristinare quanto prima l’operatività del porticciolo che tornerà parzialmente agibile già la settimana prossima, però con operatività limitata in quanto ci vorrà altro tempo per il completo ripristino delle infrastrutture. Come costo dell’operazione di bonifica si parla di una cifra tra 50 e 100 mila euro a carico dell’Autorità portuale, della Regione istriana e del Comune di Medolino.
Esiste anche la possibilità di attingere dall’assicurazione in base alle polizze standard uguali stipulate da tutte le autorità portuali del Paese. Il risarcimento danni scatterà però solo quando verrà accertata la responsabilità dell’incendio da parte dell’autorità stessa. Quindi bisogna attendere la fine delle indagini per l’accertamento delle cause, un punto questo che al momento presenta alcune contraddizioni.
Giorni fa a conclusione dei loro rilevamenti gli investigatori della Questura istriana e il team del centro perizie del Ministero degli Interni avevano individuato la causa nel «fuoco aperto», una formulazione alquanto vaga usata solitamente per gli incendi dolosi. «È una formulazione che non dice niente – ha spiegato un esperto del settore che ci tiene all’anonimato – in quanto fuoco aperto può significare sia incendio casuale dovuto a guasti tecnici, che appiccato intenzionalmente». E infatti alla conferenza stampa è stato sottolineato che la causa rimane sconosciuta.
A proposito dei danni complessivi alle imbarcazioni, bisogna attendere le stime delle società assicuratrici, anche se non tutte le barche erano assicurate. Intanto i proprietari devono provvedere a spese loro al trasporto dei relitti nell’area imprenditoriale del Comune. —
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