Nuova autostrada Capodistria - Dragogna: un comitato di cittadini dà battaglia sul tracciato
Il tratto pensato come collegamento strategico alla Ipsilon istriana. La controproposta per non separare dalla città la frazione di Skocjan

CAPODISTRIA La rete autostradale della Slovenia verso Ovest si ferma a Capodistria, o meglio, subito dopo il tunnel che attraversa il ponte monte di San Marco (Markovec). Da oltre vent’anni si parla di un suo collegamento strategico alla Ipsilon istriana. Fino ad oggi però non è stato smosso un solo sassolino. Vuoi per il contenzioso ancora aperto con la Croazia sui confini marittimi e terrestri, vuoi per fare uno sgarbo alla “vicina meridionale”, come chiamano la Croazia gli sloveni, intralciando e rallentando di fatto, con i conseguenti disagi dei turisti, il traffico automobilistico verso l’Istria, Fiume e la Dalmazia.
Oggi però i rapporti con la Croazia sono notevolmente migliorati, il tabù del confine sembra essere stato messo in soffitta dalla diplomazia e poi, fatto per niente trascurabile, dal primo gennaio, con grandissima probabilità, la Croazia entrerà nell’Area Schengen diventando confine esterno. Dunque ci sono tutti i presupposti perché Lubiana sblocchi finalmente la costruzione della tanto agognata autostrada.
Ma ora ad opporsi ad essa sono i cittadini di Capodistria che, riuniti in un comitato, criticano la scelta del tracciato decisa dal governo. «Non siamo contrari a una nuova autostrada che salverebbe il traffico in transito per la Croazia, ma ci opponiamo alla prevista rotta Capodistria-Dragonia e sosteniamo una soluzione alternativa», spiega al Delo, quotidiano di Lubiana, Jasna Arko, rappresentante delle iniziative civili di Capodistria Šalara, Škocjan, Triban e Bošamarin. Il sindaco di Capodistria Aleš Bržan sottolinea invece che il piano territoriale nazionale per l’autostrada è già nella sua fase finale, quindi il suo abbandono sarebbe inaccettabile. I preparativi sono iniziati nel 2004, dodici anni dopo si è tenuta una presentazione pubblica della bozza del progetto. «Infine, l'ex ministro delle Infrastrutture Jernej Vrtovec ha assicurato che il documento sarà completato nel 2024. Non abbiamo dati più recenti», afferma il sindaco. Il valore del progetto non è ufficialmente noto, ma secondo alcune informazioni dovrebbe essere di poco superiore ai 300 milioni di euro. In attesa di realizzazione è anche l’autostrada dalla Jagodija di Isola a Lucia, dove il consiglio comunale di Pirano ha dato il via libera per essa. Se questa strada venisse costruita prima del collegamento Capodistria-Dragonia, tutto il traffico in transito verso la Croazia confluirebbe in un ingorgo nel mezzo del piccolo abitato di Lucia.
«La cosiddetta variante V1, promossa dal governo, prevede il percorso dell’autostrada attraverso la nostra comunità locale di Škocjan, che la taglierebbe grossolanamente e la separerebbe da Capodistria, mentre allo stesso tempo distruggerebbe l'ambiente naturale, residenziale e agricolo», ritiene il rappresentante dell'iniziativa civile, Jasna Arko. Nell'iniziativa civile, hanno appreso del percorso alternativo dell’autostrada, che è stato presentato nel 2015 dagli esperti del traffico Livio Jakomin e l'ormai scomparso Igor Zajec. Esso prevede la continuazione del collegamento stradale ad alta velocità dal tunnel di Markovec sotto Baredi di Isola e oltre la frazione di Bandel nella valle di Drnica fino a raggiungere il percorso pianificato dalla variante del governo fino a Dragonia. La costruzione di questo percorso è stata valutata a 115 milioni di euro al momento della pianificazione, che è significativamente inferiore alla versione accettata.
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