Momiano, i viticoltori istriani vincono la battaglia contro il cemento

I coniugi Markezić, noti produttori vinicoli istriani, hanno vinto la battaglia intrapresa contro un imprenditore sloveno che intendeva costruire un centro turistico-sanitario con hotel, appartamenti, ristorante e piscine nei pressi della loro cantina Kabola a Momiano
Valmer Cusma
Uno scorcio della proprietà Kabola Foto kabola.hr
Uno scorcio della proprietà Kabola Foto kabola.hr

BUIE Alla fine il moscato ha sconfitto catrame e cemento. In altri termini i coniugi Markezić, noti produttori vinicoli istriani, hanno vinto la battaglia intrapresa contro un imprenditore sloveno che intendeva costruire un centro turistico-sanitario con hotel, appartamenti, ristorante e piscine nei pressi della loro cantina Kabola a Momiano, località ben nota per le antiche tradizioni vitivinicole. La vittoria ha acquisito risalto in Istria, dove la cementificazione - malgrado le continue polemiche - è una realtà preponderante ormai da lungo tempo.

La battaglia era iniziata sei mesi fa, quando l'investitore sloveno, collegato a un gruppo di proprietà serba, aveva richiesto al Comune di apportare alcune modifiche al piano urbanistico in modo da consentire l'urbanizzazione di 20 mila metri quadrati di terreno dove appunto far sorgere la grande struttura.

La presentazione pubblica del progetto aveva subito sollevato aspre proteste da parte della popolazione locale, quasi tutta dedita alla coltivazione della vite, che non vedeva di buon occhio una struttura del genere situata tra i vigneti. E come se non bastasse, il sindaco Fabrizio Vizintin aveva ammesso che il maggiore lobbista del progetto era un funzionario della polizia croata.

I coniugi Patricija e Marino Markezić non si erano però lasciati impressionare dalla forza di quello che sarebbe potuto diventare il loro avversario e si erano subito messi a raccogliere le firme in calce alla petizione contro l'urbanizzazione dei terreni. In poco tempo ne avevano raccolte alcune centinaia da parte dei residenti, mentre nel corso dell’estate praticamente tutti i maggiori viticoltori istriani hanno espresso il loro sostegno alla causa in una vicenda che ha avuto anche una vasta risonanza sui media croati, tutti schierati contro l'edificazione.

Alla luce del grande polverone sollevato, il Comune ha rinunciato a portare avanti le modifiche del piano ambientale motivando il dietrofront con il fatto che il basso numero di abitanti nel comprensorio buiese avrebbe consigliato di non estendere la superficie edificabile.

Patricija Markezić intanto, commentando la vittoria della battaglia, ha ribadito che la strategia di sviluppo della zona di Momiano deve essere basata sulla coltivazione del moscato quale vitigno tutelato dalla legge.

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