Una ministra creata con l’AI: l’Albania sceglie “Diella” per vigilare sugli appalti
Era già conosciuta come assistente virtuale a disposizione dei cittadini. Monitorerà e prenderà decisioni su tutti gli appalti relativi alla Pa, ma c’è chi esprime dubbi

Se quelli in carne e ossa non sempre sono figure istituzionali tutte d’un pezzo, non sorde alle sirene di mazzette e corruttori, allora si ceda il passo a un ministro “virtuale”, gestito dall’intelligenza artificiale, contro il malaffare nella pubblica amministrazione. È l’inedita strada tracciata dall’Albania del premier Edi Rama, primo Paese al mondo a introdurre nel governo una ministra creata e gestita dalla Ai.
Si tratta di “Diella”, già conosciuta a Tirana come assistente virtuale a disposizione dei cittadini per risolvere problemi burocratici e legati alla pubblica amministrazione e per accedere a servizi pubblici. In pochi mesi, Diella avrebbe contribuito a rilasciare quasi 40 mila documenti ufficiali, ha specificato il governo di Tirana.
Test, lanciato a gennaio, che ha ottenuto un grande successo, anche grazie all’avatar di Diella, vestita con un costume tradizionale albanese.
Da qui l’idea di alzare il livello, inserendo Diella nell’organigramma del nuovo esecutivo, che sarà ufficialmente presentato nei prossimi giorni. «Diella è il primo membro del gabinetto non fisicamente presente, perché creata dalla Ai», ha spiegato Rama. Ma la ministra incorporea avrà un compito arduo.
Sarà infatti incaricata di occuparsi e vigilare sugli appalti pubblici, con l’obiettivo finale di rendere l’Albania «libera dalla corruzione».
In pratica, ha spiegato il leader socialista albanese, uscito trionfale dalle elezioni del maggio scorso, Diella – sole, in lingua albanese – monitorerà e prenderà decisioni su tutti gli appalti relativi alla pubblica amministrazione, rendendoli «al 100% liberi» da ingerenze corruttive.
«Ogni soldo pubblico sarà speso in maniera pienamente trasparente» grazie alla Ai, ha promesso Rama, ribadendo che, nel prossimo futuro, tutte le decisioni sugli appalti «saranno tolte ai ministri» in carne e ossa e delegate alla “saggezza” e imparzialità dell’intelligenza artificiale.
Non mancano tuttavia dubbi sull’iniziativa, con esperti e giuristi che hanno suggerito che lo status di Diella dovrà essere sviscerato a fondo. Ma si tratta sicuramente di una mossa azzeccata da parte di un Paese, l’Albania di Rama, che mira con energia a superare lo scoglio corruzione, avvicinandosi ancora più all’obiettivo dell’adesione alla Ue.
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