Mc Donald’s, falliti i tre ristoranti in Bosnia il titolare fugge a Portorose in Slovenia
Si è dileguato lasciando in strada 120 dipendenti e nelle pesti una caterva di fornitori non pagati. Aperta la caccia all’uomo

LUBIANA Čevapi contro hamburger in Bosnia? Risultato scontatissimo, stravincono i primi che a Sarajevo sono serviti tra un pane arabo caldo con cipolla e haivar. Non desta meraviglia quindi che il titolare del franchising della catena americana di fast-food. Mc Donald’s, Haris Ihtijarević, dopo 10 anni sia fallito.
Stupisce invece il fatto che lo stesso sia riuscito a dileguarsi lasciando in strada 120 dipendenti e nelle pesti una caterva di fornitori non pagati. Scattate le denunce è iniziata anche la caccia all’uomo il quale non è fuggito in un Paese sudamericano o in qualche isola esotica, si è “semplicemente” trasferito a Portorose in Slovenia in una villa del XIX secolo splendidamente restaurata.
A Capodanno McDonald's ha annunciato la chiusura di tutti e tre i ristoranti a Sarajevo e due a Mostar. La Bosnia-Erzegovina è diventata così il terzo Paese europeo, dopo Russia e Bielorussia, da cui la catena americana si è ritirata lo scorso anno, ma in questo caso il motivo del ritiro non è stata la guerra in Ucraina.
A causa di una serie di scandali e irregolarità, la multinazionale americana ha già intentato una causa a Londra contro la società del titolare del franchising bosniaco, chiedendo danni milionari. La società inoltre non pagava l’affitto a una banca, serviva, secondo Mc Donlad’s Usa cibo scadente e inoltre affittava spazi pubblicitari strategici acquistati da Mc Donlad’s a politici locali in periodo elettorale. Il tutto mentre Ihtijarević girava a Sarajevo con la sua Bentley. Poi il crack e la fuga a Portorose nel buen retiro da cui non risponde a nessuno. Ma quando busserà la criminalpol? — M. MAN. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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