L’Ue stanzia 10 milioni di euro per le forze armate bosniache

BUCAREST. La guerra in Ucraina ha reso la Nato e l’Unione europea molto più sensibili rispetto all’altro ventre molle del continente ossia i Balcani occidentali. E così l’Alleanza prima e il Consiglio europeo poi, hanno adottato ieri misure a favore della Bosnia-Erzegovina, decisamente il Paese più a rischio di finire sotto l’influenza della Russia, oltre alla Serbia, alleata storica di Putin.
Nel summit dei ministri degli Esteri Nato a Bucarest la seconda giornata è stata dedicata ai Paesi ai margini orientali e meridionali dell'alleanza, ossia Bosnia, Georgia e Moldavia. «La Russia li sta influenzando in vari modi, ma è meglio sostenerli ora piuttosto che assistere allo sviluppo degli eventi nella direzione sbagliata, come abbiamo visto con l'attacco all'Ucraina all'inizio di quest'anno», ha detto l segretario generale Jens Stoltenberg dopo la conclusione della sessione che, tuttavia, non ha fornito dettagli su quale tipo di aiuto sarà fornito nel caso dei tre Paesi. Per quanto riguarda la Bosnia-Erzegovina, ha affermato che è importante fermare l’interferenza e l’influenza russa e ha evidenziato la formazione del governo dopo le elezioni come uno dei compiti principali. Il ministro degli Esteri di Sarajevo Bisera Turković, che ha partecipato all'incontro, si è detto preoccupato per le intenzioni della Russia nei confronti del suo Paese.
«Abbiamo delegati russi nel nostro governo e le divisioni nel nostro Paese sono profonde», ha affermato. «La stabilità nei Balcani occidentali è importante per la pace. Dobbiamo fermare la Russia nei Balcani occidentali, abbiamo bisogno di più Europa», ha dichiarato il responsabile della Farnesina Antonio Tajani. «Dobbiamo proteggere tutti i Paesi dei Balcani occidentali e vicini all'Ucraina, perché in questo momento è importante cooperare, l'unità è importante ed è un messaggio forte per la Russia», ha sottolineato.
E ieri il Consiglio europeo ha adottato una misura di assistenza del valore di 10 milioni di euro a favore delle forze armate della Bosnia-Erzegovina (AfBiH)nell'ambito del Fondo europeo per la pace (Epf). Questa decisione fa parte del lavoro dell'Ue volto a rafforzare ulteriormente il suo impegno in materia di sicurezza con i suoi partner dei Balcani occidentali. «La misura di assistenza Epf - si legge nel comunicato del Consiglio - rafforzerà le capacità dell'AfBiH migliorando e aggiornando l'equipaggiamento della sua brigata di supporto tattico. Attraverso la fornitura di attrezzature adeguate, la misura di assistenza li aiuterà anche a contribuire alle missioni e alle operazioni militari dell'Ue. Consentirà inoltre lo spiegamento rapido e sostenibile del battaglione designato dalla Nato, sia nell'ambito di una missione o operazione dell'Ue sia nell'ambito di formati quali le Nazioni Unite, la Nato, l'Osce e, in ultima analisi, contribuirà alla protezione della popolazione civile».
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