L’impegno preso a Buie dal sottosegretario Silli: «Il Governo sosterrà gli italiani oltreconfine»
L’incontro dell’esponente della Farnesina con Radin e vertici dell’Unione Italiana. Tremul: «A Roma chiediamo di vigilare sul rispetto dei nostri diritti»

BUIE «Questo governo italiano continuerà a sostenere con tutti gli strumenti a disposizione la Comunità nazionale italiana che vive nel suo territorio d’insediamento storico, in Croazia e Slovenia». È quanto affermato dal sottosegretario di Stato al ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale della Repubblica Italiana, Giorgio Silli, all’incontro avuto a Buie, in Istria, con i vertici della CNI, rappresentata dal deputato italiano al Sabor e vice presidente del parlamento croato, Furio Radin, dal presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, dal capo della Giunta esecutiva UI, Marin Corva e dal presidente dell’Assemblea UI, Paolo Demarin.
L’incontro, durato un’ora e svoltosi in un clima cordiale, ha preceduto la cerimonia d’inaugurazione del nuovo edificio della scuola media superiore italiana di Buie, la Leonardo Da Vinci.
Silli, che lo scorso novembre era stato invitato da Tremul ad inaugurare la sede scolastica buiese, aveva accettato senza indugi di dedicare un giorno intero ai connazionali rimasti. Dopo l’incontro con i massimi esponenti CNI, ha riferito ai microfoni di un appuntamento andato benissimo. «L’Unione Italiana è uno strumento che funziona meravigliosamente anche perché arriva in maniera capillare dappertutto in quest’area. Abbiamo discusso di migliorie da apportare: un impegno che il sottoscritto porterà avanti nei prossimi mesi in Italia. È poi un impegno che ha a che fare con la legge di bilancio e dunque potremo rivederci prossimamente a Roma».
Da parte sua, Tremul ha fatto sapere di aver presentato al sottosegretario la situazione in seno alla nostra Comunità nazionale, alcune sue criticità, i piani e i progetti per il futuro e poi la richiesta avanzata al governo italiano di continuare ad appoggiare la Cni in Slovenia e Croazia, anche con maggiori risorse. «All’Italia - ha detto - abbiamo chiesto di prestare attenzione su come Lubiana e Zagabria attuano i diritti dei nostri connazionali, specie in riferimento al bilinguismo. C’è poi l’aspetto dei finanziamenti, che vede la Croazia, grazie alla politica intelligente di Radin, versare molti soldi alla Cni, mentre gli stanziamenti della Slovenia sono ormai immutati da dieci anni. Abbiamo insistito sul rispetto del Trattato italo – croato del 1996 sulla tutela delle rispettive minoranze, sull’unitarietà del nostro gruppo nazionale in Croazia e Slovenia, sul ruolo democratico dell’Unione Italiana nel rapporto con la Nazione madre e sul maggiore coinvolgimento dei giovani». Tremul ha concluso evidenziando che sono stati concordati incontri a Roma con l’UI per individuare risposte a questioni poste all’attenzione del sottosegretario Silli.
Tornando alla scuola di Buie, va ricordato che i lavori di ristrutturazione sono costati 2 milioni e 837 mila euro: il 45% è stato assicurato dal governo croato, il 37% dall’UI grazie al contributo dell’Italia e il 18% dalla Regione Istria.
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