La piccola Danka è stata uccisa: due arresti in Serbia
Il presidente serbo Vucic ha annunciato che due persone avrebbero confessato di aver ucciso la bimba

TRIESTE Si è conclusa in tragedia la vicenda della piccola Danka Ilic, di neppure due anni, bambina serba scomparsa dall’area di Bor la settimana scorsa.
Il presidente serbo Vucic ha annunciato oggi che due persone sono state arrestate perché coinvolte nel caso e avrebbero confessato di aver ucciso la bimba.
"Abbiamo brutte notizie, Danka Ilic è stata uccisa" ha detto Vucic, confermando che le forze dell’ordine del Paese balcanico hanno fermato le due persone che avrebbero ucciso la piccola ed entrambe avrebbero confessato il crimine.
Le prime informazioni
La polizia li sta conducendo sul luogo dove si troverebbe il corpo, hanno specificato i media locali. Non sono noti al momento altri dettagli.
Da quanto sta emergendo, ma si tratta di informazioni non ancora confermate, i sospettati sarebbero due impiegati dell’acquedotto, entrambi di 50 anni, che avrebbero investito la piccola e poi avrebbero occultato il corpo in una discarica.
La scomparsa
La scomparsa della bimba aveva tenuto con il fiato sospeso non solo la Serbia, ma anche l'intera regione e l’Austria e pure l’Interpol si era mobilitata per ritrovare la bambina.
La piccola era svanita nel nulla la settimana scorsa mentre, con la madre, si godeva il bel tempo in un prato a Banjsko Polje, un paesino non lontano dalla cittadina mineraria di Bor, nella Serbia orientale. «Viviamo vicino a Bor, l’avevo portata» a Banjsko Polje «per passeggiare un po’ e svagarsi», aveva raccontato a caldo la madre di Danka, Ivana. «Mi sono girata un attimo e lei non c’era più, l’ho chiamata, non ha risposto».
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