La lontra riappare sulle spiagge dalmate e in pieno giorno

L’ha vista mentre passava di lì per caso: stava facendo uno spuntino, un pesce catturato sicuramente poco prima. Era un esemplare di lontra, animale estremamente raro nella Dalmazia settentrionale. A notarlo in una delle spiagge di Novegradi nelle vicinanze del ponte di Maslenica e a pochi chilometri alle spalle di Zara è stato un uomo, riuscito anche ad immortalare con il suo cellulare l’inatteso ospite, poi fuggito una volta accortosi di essere osservato.
La lontra, come noto, è perfettamente a suo agio dentro e fuori dall’acqua, dolce o salata che sia, ma non ama la compagnia dell’uomo ed essendo carnivora preferisce cacciare quando cala l’oscurità. Da qui lo stupore di averne vista una in attività in pieno giorno, con Novegradi battuta dalla pioggia.
Proclamata specie protetta in Croazia dal 1972, la lontra sta purtroppo sparendo da alcuni suoi abituali habitat, il che l’ha resa un animale estremamente raro nel Paese. Se a ciò aggiungiamo la scarsa propensione a fare cuccioli (le femmine partoriscono non più di due volte durante la loro vita, per un massimo di quattro cuccioli), ecco spiegata la graduale erosione di una popolazione davvero vulnerabile.
Negli ultimi decenni si assiste impotenti in Croazia alla sua sparizione ed è per tale motivo che l’evento di Novegradi è da considerarsi raro e prezioso allo stesso tempo. È da anni che la lontra non si fa più vedere dalle parti dell’Istria (nella penisola rilevata invece una forte presenza di nutrie o castorini), dell’isola quarnerina di Veglia e del fiume Cettina, in Dalmazia. Viene ritenuta poi a rischio di estinzione in uno degli ambienti dove nei decenni e secoli passati la sua presenza era massiccia: parliamo della Narenta, del fiume dalmata dove sono sempre meno numerose anche le anguille. Lungo le rive della Narenta, secondo i biologi, vive una coppia o al massimo due. Qualche esemplare in più lo si registra nelle acque del fiume Zermagna e in alcune aree delle regioni continentali del Paese. Negli ultimi anni, la cosa va segnalata, sono state avvistate lontre nel parco nazionale del fiume Cherca e in località Pridraga, nell’entroterra zaratino.
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