Isola Lunga, 15 tartarughe trovate morte sulla costa dalmata

Secondo l’autopsia condotta dall'Istituto croato di Veterinaria a Zagabria i rettili sono spirati per annegamento, uccisi dalle reti a strascico dei pescherecci
Andrea Marsanich
Uno degli esemplari ritrovati morti sulla costa dell’Isola Lunga
Uno degli esemplari ritrovati morti sulla costa dell’Isola Lunga

ARA Sulla spiaggia Sakarun, situata sull'Isola Lunga (Dugi otok), sono state rinvenute le carcasse di altre tre tartarughe marine (Caretta caretta), il che ha fatto salire a 15 il bilancio degli esemplari deceduti negli ultimi giorni. Un episodio del tutto singolare in Dalmazia, che ha scosso non poco l’opinione pubblica e gli stessi biologi marini.

La Caretta caretta è una specie tutelata in Croazia in modo molto rigoroso perché ritenuta a rischio estinzione. Le pene pecuniarie per chi arreca disturbo, ferisce o uccide questo rettile raggiungono i 5.500 euro. Ricordiamo che poco più di due settimane fa un abitante dell'Isola Lunga aveva scoperto a Sakarun 12 tartarughe marine spiaggiate.

La maggioranza di esse erano senza vita, altre sono morte qualche ora più tardi. Dato che nei giorni precedenti tutto lo Zaratino era stato flagellato da una violenta mareggiata, si era pensato che a causare la morte delle tartarughe fossero state le cattive condizioni meteomarine, con gli animali scaraventati sulla terraferma a causa del moto ondoso e dello scirocco.

L'esame autoptico eseguito all'Istituto croato di Veterinaria a Zagabria ha invece decretato che i rettili sono spirati per annegamento, uccisi dalle reti a strascico dei pescherecci.

I patologi veterinari Željko Mihaljević e Šimun Naletilić si sono detti convinti che le reti abbiano strappato le tartarughe dallo stato letargico in cui si trovano in inverno, semi-sommerse sui fondali. Finite a bordo dei pescherecci, le Caretta caretta dovevano sembrare morte e dunque i pescatori le avranno gettate in mare – così Mihaljević e Naletilić – facendole morire per annegamento.

Di qui l'invito delle autorità ai pescatori affinché tengano a bordo le tartarughe fino a quando non diano segno di risveglio.

In base a una stima attendibile, circa 3.100 esemplari finiscono ogni anno per essere impigliati nelle reti dei pescatori croati. E per molti di essi è la fine.

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