Ipsilon istriana verso il raddoppio: completato il traforo del Maggiore

FIUME. Gli scavi sono partiti nel dicembre del 2020 e lunedì 18 settembre è stato abbattuto l'ultimo diaframma della seconda canna della galleria del Monte Maggiore, lunga 5.600 metri e la cui costruzione si inserisce nel progetto di trasformazione della principale arteria istriana, la cosiddetta Ipsilon istriana appunto, in autostrada. Il completamento del traforo è stato salutato con una cerimonia alla quale hanno assistito, tra gli altri, il premier croato Andrej Plenković, il ministro del Mare, trasporti e infrastrutture, Oleg Butković e il presidente del Parlamento croato, Gordan Jandroković. Il secondo traforo - sarà percorribile dall’estate dell’anno prossimo, al termine dei lavori di asfaltatura, dell'impianto elettrico, ventilazione, sistema antincendio, segnaletica orizzontale e verticale, canali di scolo e di tutto quanto serva al completamento della canna che risulterà collegata alla vecchia galleria – inaugurata nel 1981 – tramite 24 passaggi
Il raddoppio di carreggiate sulla bretella stradale istriana non si ferma qui: per fare della Ipsilon un'autostrada a tutti gli effetti servirà raddoppiare anche il segmento compreso fra la galleria del Monte Maggiore e Mattuglie, località a monte di Abbazia (si tratta di 10,3 chilometri) e costruire il ponte bis che scavalcherà il fiume Quieto e il viadotto bis del Canale di Leme. Si tratta di investimenti per un totale di 570 milioni di euro a carico di Bina Istra, la compagnia croato – francese che ha ottenuto il prolungamento della concessione per la Ipsilon fino al 2041.

La seconda canna del tunnel, è stato ricordato ieri, rientra nell'ambito del progetto di raddoppio di corsie lungo il tronco Vragna – Monte Maggiore, per complessivi 8 chilometri. Per il raddoppio sulla Monte Maggiore – Mattuglie, vista la complessità del terreno, serviranno tre anni e mezzo e un investimento che si aggira sui 200 milioni di euro, tanto quanto è costata la seconda canna. Con l'entrata in funzione della galleria raddoppiata, il percorso tra la principale città istriana, Pola, e la capitale della Croazia, Zagabria, durerà non più di due ore e mezza. Il miglioramento del tratto fino a Mattuglie consentirà un ulteriore snellimento del transito tra la Penisola e il resto del Paese, a beneficio di residenti e turisti. Sulla Ipsilon infatti viene convogliato durante l'alta stagione turistica circa il 30% degli arrivi turistici a livello nazionale: una cifra altissima, considerato che la Croazia ha registrato nel 2022 circa 19 milioni di presenze. Da qui la necessità di avere in Istria un'arteria moderna, quale sarà in futuro.
Intanto prosegue anche in altre aree la modernizzazione della rete autostradale della Croazia. Il governo infatti ha dato il via libera all’accensione di prestiti da parte della Società autostradale croata (Hac) che serviranno a realizzare tre tronconi autostradali d'importanza strategica, completando il Corridoio adriatico – ionico sul suolo della Croazia. Si tratta della Križišce – Žuta Lokva, tratto che unirà il Fiumano e l'autostrada Dalmatina, la Zagabria – Spalato – Porto Tolero (Ploce) per intenderci, della Porta Perenta (Metkovic) – Sabbioncello e infine della Doli – Ragusa. Questi ultimi due tronchi andranno a prolungare a est la Dalmatina. L’importo previsto è di 840 milioni di euro, mentre per la Križišce – Žuta Lokva si pianifica una spesa di circa 560 milioni di euro. Hac ha confermato che le gare internazionali per la costruzione dei tre percorsi autostradali verranno aperte entro la fine dell’anno. I prestiti a Hac arriveranno da un gruppo di banche, ma la società punta anche a risorse in arrivo dall’Unione europea.
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