Il governo croato dice sì: a Pola un referendum per l’albergo sulle rive

Cittadini alle urne il 9 ottobre per esprimersi in merito all’edificio progettato sulla più bella passeggiata cittadina
Valmer Cusma
Pola, il lungomare nella foto tratta da Wikipedia
Pola, il lungomare nella foto tratta da Wikipedia

POLA  Per il momento a Pola possono cantare vittoria gli ambientalisti e gli attivisti dell'iniziativa civica Per il Lungomare visto che il ministero della Giustizia ha accolto la loro richiesta sul referendum contro la costruzione di un albergo sulla più bella passeggiata in città. Una richiesta sostenuta dalla firma di oltre 11 mila cittadini, vale a dire di oltre il minimo necessario del 20% del numero di abitanti pari a poco meno di 50 mila.

Dunque hanno vinto il primo round dei due previsti, il secondo sarà appunto il referendum stesso sul cui esito al momento è difficile fare pronostici. Il ministero in parola inoltre ha giudicato costituzionale il quesito referendario «Siete favorevoli a modificare il Piano urbanistico generale di Pola in modo da vietare la costruzione di un albergo e altre strutture ricettive o abitativo-commerciali nell’area oggetto dell’attuale Piano urbanistico Lungomare?» Pertanto sussistono tutti i presupposti per chiamare i polesani alle urne. La data del referendum verrà definita a fine mese in sede di consiglio municipale, ma già si parla del 9 ottobre. Per ritenere valido l'esito del referendum, sarà necessaria l'adesione alle urne di almeno il 50 percento degli elettori più uno. Il numero minimo quindi sarà di 24.640 votanti. Ricordiamo che alle elezioni locali di un anno fa, a Pola si erano recati alle urne poco più di 19.000 elettori, pertanto i promotori dovranno darsi da fare per mobilitare l'opinione pubblica. Si può dire che l'Ok di Zagabria al ricorso alle urne dei polesani rappresenti una picconata per l'amministrazione municipale del sindaco indipendente Filip Zoričić, forte sostenitore del progetto, come del resto quasi tutte le forze politiche presenti nel Consiglio cittadino.

Evidentemente, come si dice a Pola, l'imprenditore serbo Stevan Muidza direttore della società olandese Istra Cement B.V. che intende investirvi 67 milioni di euro, ha fatto un'ottima azione di lobbyng sottovalutando però lo schieramento di sinistra Mozemo!/Possiamo, da sempre contrario. E proprio da tale schieramento è nata l'iniziativa civica Per il Lungomare. Nell'intera vicenda comunque ci sono aspetti poco chiari. Tra l'altro ultimamente lo stato rivendica la proprietà di una parte dell'immobile mentre dal canto suo l'investitore ha acquistato lo stesso immobile con la documentazione per poterci costruire. Dunque un bel pasticcio che sicuramente non gioca a favore di chi a Pola vuole investire.

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