Slovenia, indagine dell’anti-corruzione sul premier Golob
Il primo ministro aveva trascorso dei periodi di ferie nella casa dell’imprenditore Subotič, poi nominato in due cda

Una bomba che esplode, con grande fragore. Ma non inattesa, perché i segnali che il botto fosse imminente erano numerosi. È quella, dalle potenziali ricadute politiche importanti, deflagrata mercoledì in Slovenia, dove la locale Autorità nazionale anti-corruzione, ovvero la Commissione Kpk, agenzia indipendente che vigila a contrasto del malaffare, ha annunciato di aver avviato un’inchiesta nientemeno che sul primo ministro Robert Golob.
«Dopo aver esaminato i documenti ricevuti, la commissione ha identificato un sospetto molto ben fondato di violazione delle regole sul conflitto di interessi, come definite dalla Legge sull’integrità e la prevenzione della corruzione», ha informato ieri la Kpk attraverso un comunicato.
Comunicato in cui si fa esplicito riferimento alle ragioni dell’investigazione, ovvero «le vacanze del primo ministro della Repubblica di Slovenia a Karigador», in Istria, località dove Golob e compagna avrebbero trascorso svariati periodi privati di relax. Dove sta il problema? Per comprendere i contorni di una vicenda potenzialmente esplosiva bisogna tornare indietro allo scorso aprile, quando l’emittente privata slovena Pop Tv aveva reso pubblico il fatto che Golob avrebbe appunto passato le ferie, per ben tre volte nel corso del 2023, nella casa dell’imprenditore sloveno Tomaž Subotič, iscritto anche al Movimento Libertà del premier, di cui è sostenitore.
Subotič che non è un nome da poco. Sempre secondo Pop Tv, infatti, l’imprenditore sarebbe stato nominato nel consiglio di amministrazione della Clinica psichiatrica dell’ospedale di Lubiana e poi nel cda dell’Ospedale di Celje, che lo ha poi eletto presidente, cariche dalle quali si poi è dimesso dopo che era emersa la probabilità di una inchiesta dell’Anticorruzione.
Nomine – questo il presunto vulnus al vaglio della Kpk – che sarebbero avvenute poco dopo una delle “vacanze relax” di Golob nella casa di Subotič in Istria. Da qui la decisione di avviare un’indagine che era comunque attesa, malgrado i diretti interessati avessero da subito tentato di fugare ogni sospetto, contestando la correlazione tra vacanze del premier e nomine, mentre i maggiori esponenti del partito del premier avevano difeso a spada tratta il comportamento del loro leader.
Premier che mercoledì – si celebravano i tre anni di governo – ha laconicamente comunicato la notizia, suggerendo di non essersi «aspettato alcuna decisione diversa» da quella presa dalla Commissione anti-corruzione, visto «il battage mediatico» sul caso. «Non è una sorpresa e non ho altro da aggiungere», ha chiosato il primo ministro, a cui, secondo quanto precisato dall’agenzia di stampa Sta, è stata notificata dalla Kpk la notizia delle indagini e data l’opportunità di chiarire le sue azioni. Nel frattempo, le opposizioni sono già in trincea, con Nuova Slovenia in particolare che ha chiesto apertamente le dimissioni del premier.
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