Fiume, in cinquecento evacuati dal centro città per disinnescare la mina scoperta in porto

L’operazione dalle 22 di sabato alle ore serali di domenica. Chi non

sarà ospitato da familiari troverà posto nel Palasport di Tersatto

Andrea Marsanich

FIUME. Saranno due giorni, sabato e domenica,18 e 19 marzo, di eccezionali misure di sicurezza a Fiume, dovute ad un "ricordino“ della Seconda guerra mondiale. Si tratta di una mina navale, ritrovata settimane fa nelle acque del porto fiumano, semisommersa e anche più nel fango del fondale, rinvenuta ad un'ottantina d' anni dal posizionamento e mai scoperta nonostante la zona sia stata dettagliatamente controllata in questi decenni.

La rimozione dell’ordigno

La rimozione e la disattivazione del residuato comporteranno una situazione come poche volte verificatasi in passato, con evacuazione delle persone che vivono nei pressi dell'area portuale e la sospensione per ore di qualsiasi attività economica, imprenditoriale e sociale. L'obiettivo della Protezione civile fiumana, di polizia e vari servizi e istituzioni è di limitare al massimo qualsiasi pericolo o rischio legati ad un' operazione che si presenta comunque parecchio complessa. L'area gravitante attorno al ritrovamento è stata suddivisa in zona rossa e in quella gialla, ciascuna colpita da precise disposizioni. La zona rossa comprende 15 vie, precisamente Adamich (civici 1, 3, 5, 7 e 13), Demeter (civico 16), Ignazio Hencke (1), Giovanni de Zaytz (7, 20 e 24), Krešimir (1), Riva (4, 20 e 22), Riva Bodoli (3, 5 e 7), Spalato (2), Trpimir (3 e 5), via delle Pile (2 e 4), Vatroslav Lisinski (2, 4, 6 e 8), Giuseppe Verdi (6, 8 e 17), Zagabria (16, 18, 19, 19A e 21), Zanon (1) e Žabica (8 2 e 5). È un totale di circa 500 persone, che verranno fatte evacuare presso familiari o amici, oppure saranno sistemate al Palasport di Tersatto.

Il trasferimento dei cittadini evacuati

L’opera di trasferimento dei cittadini avrà luogo a partire dalle 22 di domani, con i fiumani che potranno tornare alle loro abitazioni nelle ore serali di domenica. La zona gialla annovera invece 11 vie: Wenzel, dei Pescatori, Fiumara, Martiri antifascisti, Pomerio, Fiorello la Guardia, Viktor Car Emin, Vukovar, e segmenti delle vie Candek, Rikard Bencic e Podmurvice. In queste vie gli abitanti dovranno limitare spostamenti e attività, mentre le autorità hanno suggerito di non soffermarsi nei pressi delle abitazioni (specie laddove siano presenti superfici in vetro) nel corso dell’operazione.

Lasciare spalancate porte e finestre

Inoltre è stato consigliato ai residenti di lasciare spalancate porte e finestre con vetrate, come pure semiaperte e semiabbassate le tapparelle. È stato inoltre fatto presente che nella zona gialla i servizi di pronto intervento saranno in azione solo in caso di pressante necessità. Le autorità hanno inoltre confermato che nell’area interessata dalla rimozione dell’ordigno verranno interrotti il traffico stradale, quello ferroviario, marittimo e aereo. In centro città, la circolazione stradale si snoderà lungo il cosiddetto corridoio settentrionale, riguardante le vie Martiri antifascisti, Pomerio, Fiorello La Guardia , Viktor Car Emin e Vukovar. Cambiamenti temporanei riguarderanno servizi bus, taxi e ferroviario. L’ inizio e la fine dell’operazione saranno dati dalle sirene dell’ allarme generale. Rimozione e brillamento si terranno se lo permetteranno le condizioni meteomarine, altrimenti il tutto sara’ rinviato alla domenica successiva, 26 marzo.

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