Distrutto da un incendio l’albergo Casa bianca di Brazza: era il simbolo turistico della più grande isola della Dalmazia

Valmer Cusma
L’hotel in fiamme. slobodna.hr
L’hotel in fiamme. slobodna.hr

SPALATO Le fiamme divampate sul tetto hanno praticamente inferto il colpo di grazia a quello che fino a qualche decennio fa era l'orgoglio e il vanto del turismo a Bol sull'Isola di Brazza (Brać), la più grande isola della Dalmazia. Stiamo parlando dell'albergo Casa bianca, dal colore della pietra dei muri esterni, gli unici rimasti intatti.

Sul posto sono accorsi tutti i vigili del fuoco dell'isola che hanno spento le fiamme in alcune ore.

Interessante la storia dell'imponente struttura, che non fu costruita come albergo ma per tutt'altra funzione. Venne fatta erigere nel 1936 dai frati domenicani come ginnasio in funzione del vicino monastero. L'istituto scolastico però venne chiuso e nazionalizzato non tanti anni dopo, per la precisione nel 1943 all'epoca in cui Brazza faceva parte della Ndh, lo Stato indipendente di Croazia, stato fantoccio di Italia e Germania. Sotto la Jugoslavia, l'edificio dapprima era usato come ospedale partigiano e quindi come sede dei corsi di geodesia. Dal 15 novembre del 1945 era stato adibito a casa studentesca per i figli dei caduti in guerra. Nel 1963 dopo importanti modifiche strutturali venne aperto come albergo con 28 camere e 68 posti letto. Stando ai libri fondiari dell'Isola di Brazza, l'edificio appartiene alla Repubblica di Croazia con l'annotazione del 1976 da parte dell'allora Istituto regionale per la tutela dei monumenti, secondo la quale è' incluso sulla lista dei beni culturali sotto tutela. Questo suo status è stato aggiornato in tempi più recenti, per la precisione nel 2009. Però in effetti non e' mai stato tutelato .Ora la Chiesa ha avviato la procedura per ritornare in possesso dell'immobile quale proprietario originario. V.C.

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