Dall’Istria porte aperte agli abitanti di Unie: «Pronti ad accogliere l’isola quarnerina»

Valmer Cusma
Una veduta dall’alto dell’isola quarnerina di Unie
Una veduta dall’alto dell’isola quarnerina di Unie

POLA «L’Istria è disposta ad accogliere a braccia aperte nel suo grembo l’Isola quarnerina di Unie».

Questo in sintesi il comunicato stampa di Dalibor Paus, leader della Dieta democratica istriana (Ddi), il partito che comanda nella regione, diffuso all’annuncio del possibile referendum della popolazione isolana sul passaggio di giurisdizione: dalla Regione Litoraneo-montana a quella Istriana, per tutta una serie di motivi legati alle difficoltà lamentate dai residenti nella vita quotidiana. Primo fra tutti, i pessimi collegamenti con la terraferma. In generale da molto tempo i residenti dell’isola accusano il Comune di Lussinpiccolo e la Regione quarnerino-montana di non prestare sufficiente attenzione all’isola e alle esigenze della sua popolazione, penalizzata quindi su vari fronti. In primis quello dei collegamenti.

«Gli abitanti dell’isola - così si legge ancora nel comunicato - avranno il nostro appoggio se la loro volontà di unirsi a noi avrà la maggioranza alle urne. E saremo contenti di dar loro il benvenuto. Unie è in effetti un’isola istriana e questo fatto non va dimenticato».

Sulla stessa linea di pensiero il Governatore istriano Boris Miletic per il quale la volontà degli abitanti dell’isola espressa democraticamente deve assolutamente venir rispettata. «Bisogna tener presente - cosi Miletic parlando con la stampa croata - che l’Istria e le isole del Quarnero sono legati da una storia comune».

Come giustamente rilevato da Miletic, il possibile referendum sarà solo l’inizio di una lunga procedura e alla fine la parola definitiva spetterà al Parlamento croato, l’unica istanza competente per il cambiamento dei confini amministrativi nel Paese.

A suo modo di vedere anche il Comune di Medolino è chiamato a dire la sua in quanto nel caso del passaggio da una regione all’altra, la località di Unie si staccherebbe dalla città di Lussinpiccolo per accorparsi proprio al comune più meridionale della penisola istriana. E nel gennaio scorso su iniziativa del Comitato di quartiere dell’Isola c’è già stato il primo incontro con il sindaco di Medolino Ivan Kirac. Dall’ufficio di quest’ultimo è arrivata la conferma dell’avvenuto colloquio in terra istriana. Come precisato, si è parlato della possibilità di avviare una collaborazione reciproca in vari campi finalizzata all’attuazione di progetti comuni di sviluppo attingendo dai fondi europei».

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«Ad ogni modo - cosi Ivan Kirac - finora non abbiamo ricevuto alcuna richiesta ufficiale dal Comitale rionale di Unie di accorparsi al nostro comune. Nel momento in cui verrà formalizzata la valuteremo in sede di Consiglio comunale e chiederemo pure il parere dei nostri cittadini. Ad ogni modo - ha detto ancora il sindaco di Medolino - appoggeremo sempre la volontà dei cittadini e le loro ambizioni di sviluppo dell’isola».

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