Da Tirana a Belgrado, von der Leyen in visita nei Balcani
La presidente della Commissione Ue attesa a partire da mercoledì nell’area. Processo di Berlino: verso il mercato comune

LUBIANA La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sarà impegnata questa settimana in un viaggio nei Balcani occidentali. Il calendario di von der Leyen prevede una visita ufficiale domani a Skopje, seguita dalle visite a Pristina e Tirana giovedì, Sarajevo e Belgrado venerdì e Podgorica sabato. L’obiettivo generale di von der Leyen «è quello di ribadire l’importanza degli accordi europei con i Balcani occidentali», ha detto il portavoce della Commissione Ue, Eric Mamer, in una conferenza stampa a Bruxelles. «La volontà è quella di mettere l’accento sull’importanza che riveste la prospettiva Europea dell’intera regione», ha aggiunto Mamer. «Vogliamo continuare nella via verso le negoziazioni di adesione europea per i Balcani occidentali, specialmente in un contesto difficile come quello vissuto negli ultimi anni, dalla crisi Covid allo scoppio della guerra in Ucraina», ha proseguito durante la conferenza. «Il messaggio, in linea generale è di solidarietà e impegno dell’Ue nei riguardi dell’intera regione, nonché di volontà nel voler continuare a cooperare su tutti i temi strategici che abbiamo concordato con i vari Stati», ha concluso.
I paesi dei Balcani occidentali dovrebbero inoltre firmare un accordo sul mercato comune i primi di novembre, che consentirà ai residenti dei Paesi dei Balcani occidentali di attraversare i confini con carte d'identità e saranno altresì reciprocamente riconosciuti i titoli di studio. La decisione giunge al termine della riunione dei ministri degli Esteri del cosiddetto Processo di Berlino, voluto da Germania e Francia per implementare ed agevolare l’allargamento dell’Ue nei Balcani occidentali.
L’accordo sarà sottoscritto a livello di primi ministri in un vertice il 3 novembre, sempre a Berlino. Il ministro degli Esteri tedesco, al termine del summit, ha chiesto la risoluzione di molte questioni bilaterali nell’area. «Le relazioni irrisolte tra Kosovo e Serbia causano costantemente tensioni, che si tratti di targhe o distribuzione di elettricità. Non possiamo più permettercelo. Inibisce lo sviluppo di entrambi i Paesi e dell'intera regione», ha affermato la ministra tedesca Annalena Baerbock, la quale ha nuovamente invitato la Serbia ad armonizzare la sua politica estera e di sicurezza con quella europea e ad aderire alle sanzioni contro la Russia. «A mio avviso - ha detto Baerbock - anche l'armonizzazione della politica in materia di visti è un passo nella giusta direzione». La Serbia ha introdotto i visti per il Burundi e la Tunisia, da dove negli ultimi mesi sono giunti molti disertori sulla rotta balcanica. I ministri degli Esteri dei paesi dei Balcani occidentali e alcuni membri dell'Ue si sono soffermati anche sulla prospettiva dei giovani nei Balcani occidentali, sull'agenda verde e sulla sicurezza energetica. «Sono molto felice che abbiamo soluzioni per i Balcani occidentali, per i bisogni immediati, a breve e a medio termine dei suoi abitanti», ha dichiarato il commissario europeo per l'Allargamento Oliver Varhelyi. Alla riunione ha preso parte anche il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Infine il prossimo vertice Ue-Balcani Occidentali si terrà il 6 dicembre a Tirana. Ne ha dato notizia su Twitter il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.
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