Da Rovigno ad Albona: il Capodanno in piazza è senza fuochi d’artificio

Alcune amministrazioni comunali hanno deciso di rinunciare allo spettacolo: «Basta impaurire gli animali con i botti»
Andrea Marsanich

FIUME La decisione è piaciuta soprattutto agli animalisti e ai proprietari di animali domestici: sono più d’una le città della Croazia che hanno proibito i fuochi d'artificio per i prossimi veglioni organizzati all'aperto. Spettacoli pirotecnici che da sempre caratterizzano la notte di San Silvestro, ma che ogni anno riaccendono la protesta delle associazioni che si prendono cura degli animali: dai cani ai gatti randagi fino alla fauna selvatica, i rumori li spaventano e li disorientano, spesso con esiti drammatici.

Le amministrazioni comunali di Fiume, Rovigno, Abbazia, Albona, Samobor e Cazma hanno deciso di rinunciare ai botti di Capodanno. Raccogliendo l'appello dell'associazione croata Amici degli animali (Prijatelji životinja), Abbazia ha bandito l'utilizzo dei fuochi d'artificio per il secondo anno consecutivo. «Gli abbaziani non amano il rumore provocato dai botti – si legge in una nota diramata dalla municipalità – hanno fatto sapere in più occasioni che il frastuono arreca fastidio non solo a loro, ma anche agli animali, domestici e non. Abbiamo voluto rispettare queste opinioni, donando i circa 670 euro previsti dal bilancio cittadino per i botti di fine anno alla Società liburnica per la protezione degli animali denominata Lunjo e Maza».

L’amministrazione di Fiume si è accodata - per la prima volta - al “no” ai fuochi. La decisione è stata adottata per tutelare gli animali, l'ambiente e tutti coloro che vengono esposti ai pericoli derivanti dai botti: «Parte delle risorse che dovevano essere stanziate per i botti – ha fatto sapere l’amministrazione del capoluogo del Quarnero - andrà a favore delle associazioni per la tutela degli animali. Vogliamo festeggiare l'addio al 2022 e l'arrivo dell'anno nuovo nel rispetto dei criteri ambientali. Ci sono tanti modi per celebrare Capodanno in allegria e serenità e uno di questi è dire di no ai botti. Inoltre - così ancora il Comune - si ridurrà l’emissione di Pm10».

Le associazioni di tutela degli animali sperano che, magari in extremis, anche altri comuni croati scelgano questa strada. È invece difficile che i cittadini rinuncino del tutto ai botti: in Croazia è illegale l'utilizzo di materiale pirotecnico delle categorie F2 ed F3, ma molte persone sfidano la legge dando vita ad assordanti e pericolose performance, che puntualmente ogni anno causano una scia di episodi di cronaca nera oltre che la morte di tanti animali.

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