Da Ragusa a Bari su Dalmacija, la più grande nave della Jadrolinija

FIUME Scherzosamente potrebbe essere definita la nave ammiraglia della fiumana Jadrolinija. In realtà la Dalmacija è la più grande nave nella storia dell’armatrice fiumana (proprietà statale), che l’ha presa a noleggio dalla norvegese Fjordline e quasi certamente l’acquisterà per 18 milioni di euro, un investimento davvero considerevole per la compagnia di palazzo Adria, dove ha sede anche il Consolato generale d’Italia a Fiume.
Il ferry Dalmacija, ex Oslofjord, ha dapprima salutato quello che sarà il suo porto d’immatricolazione, per poi puntare la prua verso la vicina San Martino di Liburnia, in croato Martinšcica, accolto dalle maestranze del cantiere di riparazioni navali Viktor Lenac.
Qui il suo aspetto esterno ed interno sarà adattato alla classica livrea della Jadrolinija, dopo di che l’unità verrà impiegata sulla tratta Ragusa–Bari, potenziando così i collegamenti marittimi tra Italia e Croazia.
La società fiumana, che dispone ora di 56 unità fra traghetti, catamarani e navi classiche, si è decisa a tale passo per le caratteristiche della Dalmacija, varata nel 1993: è lunga poco più di 134 metri, larga 24 e con un pescaggio pari a 5,7 metri. Può trasportare fino a 1.800 passeggeri e 350 auto, raggiungendo una velocità massima di 19 nodi. È spinta da una coppia di motori Sulzer diesel da 25.662 cv, l’equivalente di 18.875 kW. Parliamo di una nave che su 8 ponti vanta svariati servizi, come due ristoranti, tre bar, un grill bar, area giochi per bambini e ponti aperti, il tutto per rendere comoda e divertente la trasferta tra le due coste dirimpettaie.
«Questa new entry nella nostra flotta – ha dichiarato il direttore generale della Jadrolinija, David Sopta – ci permetterà di avere fino a 10 viaggi settimanali durante luglio e agosto, mesi d’alta stagione turistica. Siamo molto orgogliosi degli investimenti che facciamo per migliorare, modernizzare e potenziare la nostra flotta. Posso rilevare che fin dai tempi di Jadrolinija cruises, passando ai giorni nostri e alle linee con l’Italia, i nostri passeggeri hanno sempre espresso la soddisfazione per la qualità dei servizi, dicendo di tornare sempre volentieri sulle unità dell’armatrice fiumana. La Dalmacija ci darà una mano nel mantenere alto il buon nome della Jadrolinija».
Sopta ha ricordato che Dalmacija non è un nome nuovo per le unità di palazzo Adria: si chiamava così anche la nave costruita nel 1965 dai cantierini polesi di Scoglio Olivi (in croato Uljanik), unità bianca che allacciava le coste orientali dell’Adriatico e gli scali del Mediterraneo, ai tempi quando esisteva Jadrolinija cruises.
La vecchia Dalmacija, ristrutturata nel 1969 ai Cantieri riuniti dell’Adriatico San Marco di Molfalcone, venne demolita 40 anni dopo in India.
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