Croazia, il debutto dell’euro preoccupa i gestori dei locali

Se c’è una categoria che, in modo particolare, segue con particolare attenzione il conto alla rovescia, è quella dei ristoratori. In Istria, Quarnero e Dalmazia i titolari di locali, abituati a lavorare con ondate di turisti e gitanti d’oltreconfine, temono di diventare nei primi giorni del 2023 una sorta di cambiavalute. Lo spiega bene Hrvoje Margan, presidente della Sezione ristoratori all’Assoartigiani croata. «Non ci saranno intoppi se il cliente deve pagare ad esempio un conto di 15 euro e lo fa, fino al 15 gennaio, versando 200 kune, al cambio 27 euro. Diverso invece il discorso se qualcuno volesse pagare un caffè con 500 o 1000 kune, che corrispondono a 67 e 134 euro. Con ogni probabilità - aggiunge - avremo qualche difficoltà nel corso della notte di San Silvestro, quando avverrà il gran passaggio, ma ritengo comunque i nostri ristoratori si siano preparati a dovere per gestire al meglio la sitiazione».
Dalibor Kratohvil, presidente dell’Assoartigiani della Croazia, ha fatto sapere dal canto suo di essersi già rivolto alle autorità statali prevedendo appunto forti pressioni sui ristoranti nella notte a cavallo tra il 2022 e l’anno nuovo. «Ci è stato risposto che in base alla Legge sull’euro, articolo 40, comma 2, nelle prime due settimane del 2023 ai consumatori si potranno restituire kune qualora ci fosse penuria di euro. Penso che non ci saranno eccessivi disagi in quanto la maggioranza dei pagamenti avverranno tramite carte di credito».
Meno preoccupati di fronte al debutto della moneta europea si dimostrano al momento agli albergatori croati. Merito, a detta dell’istriano Veljko Ostojic, direttore dell’Associazione croata del Turismo, dei software ad hoc a disposizione delle varie compagnie alberghiere. «Possono verificarsi intoppi della durata di pochi minuti o al massimo di un paio d’ore, cose comprensibili in presenza di simili eventi – così Ostojic –, d’altronde ormai sono pochi i pagamenti cash e ciò faciliterà i versamenti. Se poi qualcuno vorrà “liberarsi” delle vecchie kune, lo invito a non avere fretta: potrà farlo per le prime due settimane del 2023. L’ingresso della Croazia nell’Eurozona è destinato a diventare un formidabile impulso per il settore turistico nazionale. Non ci sarà più bisogno di fare calcoli strani e pensare di volta in volta al tasso di cambio. Inoltre l’80% dei nostri vacanzieri arriva da Paesi dell’Eurozona».
Tutto è pronto anche nella Società autostradale croata e nella Bina Istra: parliamo delle imprese concessionarie della rete autostradale croata, Ipsilon istriana compresa. È stato rilevato che ci potrebbero essere black-out di brevissima durata nell’erogazione di taluni servizi, che saranno comunque normalizzati il più presto possibile. Questo riguarderà anche la più grande compagnia armatrice croata per il trasporto passeggeri, la fiumana Jadrolinija: le persone che intendessero viaggiare su ferry e catamarani tra l’1 e il 3 gennaio, sono state invitate ad acquistare online i biglietti in anticipo, in modo da scongiurare problemi al momento dell’imbarco.
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