Cresce l’impero dei tonni in Dalmazia dell’ex generale Gotovina

ZARA. Si allarga l'impero dei tonni dell'ex generale croato, il sessantanovenne dalmata Ante Gotovina. Smessa l'uniforme di alto ufficiale dell'Esercito croato, il notissimo personaggio della guerra che a capo dell’Operazione tempesta trent’anni fa oppose le forze di Zagabria e i ribelli serbi – condannato in primo grado, il generale fu assolto dalle accuse di crimini di guerra dalla Camera di Appello del Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia – ha da oltre un decennio intrapreso la strada dell'imprenditoria, mettendo in piedi la remunerativa attività legata all'allevamento dei tonni. Gotovina possiede, assieme al socio Milan Mandić, un impianto di piscicoltura nelle acque dell'isola dalmata di Mortero (Murter) e la loro azienda, la zaratina Pelagos, si appresta a realizzarne un altro, un po' più piccolo e sistemato nel canale tra l'isola di Pasman e l'Isola Lunga.
Se la struttura di Mortero riesce a garantire una produzione annua di 1.500 tonnellate di tonni, quasi completamente destinata al mercato giapponese, quella nei pressi dell'isoletta di Lavdara assicurerà alla Pelagos qualcosa come 700 tonnellate di tonni l'anno, anch’essi destinati ai nipponici.
Il ministero croato dell'Economia e sviluppo sostenibile ha fatto sapere che gli esperti hanno valutato l'impatto ambientale dell'allevamento nelle acque di Lavdara, giungendo a conclusione che le conseguenze per l’habitat marino saranno trascurabili. Da qui il parere favorevole all'attività di Gotovina e Mandić, fermo restando che i residenti hanno tempo fino a tutto febbraio per esprimere a Zagabria le proprie valutazioni, suggerimenti ed eventuali contrarietà alla struttura.
Intanto sono emersi alcuni particolari sul progetto di Lavdara, che oltre ai tonni comprenderà anche l'allevamento di un non meglio precisato quantitativo di pesce bianco (orate e branzini). Le gabbie contenenti i tonni, dieci per l'esattezza, avranno un diametro di 50 metri e saranno collocate in un'area di superficie pari a 64 mila metri quadrati.
L'impianto si troverà a 2.300 metri dalle coste di Lavdara, mentre la località più vicina sarà Sali, sull'Isola Lunga, distante circa 4 chilometri. Il piccolo arcipelago di Sit e Zut – parliamo di area protetta - si troverà circa 3,3 chilometri a sud-ovest dell'impianto. Dato che in zona le acque sono sufficientemente profonde e le correnti alquanto forti, gli studiosi hanno concluso che l'impatto sull'ecosistema non sarà tale da comportare danni.
In base a leggi e regolamenti, i piccoli esemplari di tonni – del peso minimo di otto chilogrammi – possono venire pescati dalla fine di maggio fino a metà luglio e immessi nelle apposite gabbie o contenitori. La vendita è proibita per quei tonni il cui peso sia inferiore ai 30 chili, mentre il periodo dell'allevamento si aggira attorno ai 18 mesi. I tonni vengono nutriti con pesce azzurro di taglia minuta (fresco o congelato), il regime di alimentazione dipende dalla temperatura del mare, dalla grandezza dei tonni e dal contenuto di grasso che gli allevatori vogliono ottenere.
La Pelagos - che nel 2022 ha totalizzato entrate per 17 milioni di euro e utili per 2,3 milioni - conta 130 dipendenti, il cui stipendio medio supera abbondantemente i mille euro. Nello stesso 2022 è risultata la terza realtà in Croazia nell’elenco delle aziende che si occupano di allevamento, pesca e lavorazione del pesce.
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