Colonna d’acqua e fumo in mare per il brillamento della mina nel golfo di Fiume: evacuate 500 persone

Fiume con il fiato sospeso, ma tutto è filato liscio
Andrea Marsanich
La colonna d’acqua che si è alzata in mare per il brillamento della mina (foto da novilist.hr)
La colonna d’acqua che si è alzata in mare per il brillamento della mina (foto da novilist.hr)

FIUME Esattamente alle 13 e 15 di ieri, in mezzo al golfo di Fiume, tra il capoluogo quarnerino e l’isola di Cherso, un’alta colonna d’acqua e fumo si è levata verso il cielo, seguita diversi secondi dopo dal rumore dell’esplosione, boato percepito chiaramente in una città blindata da straordinarie misure di sicurezza. Nel primo pomeriggio c’è stato il brillamento della mina navale rinvenuta semisepolta mesi fa nei fondali del porto di Fiume, ritrovamento di cui le autorità hanno taciuto fino a pochi giorni fa e per ovvie ragioni.

IL CASO
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La redazione

L’ordigno, risalente alla seconda guerra mondiale e che dunque si è nascosto per un’ottantina d’anni in un’area di intenso traffico marittimo, è stato fatto esplodere al culmine di un’operazione portata avanti da Protezione civile e Polizia, in collaborazione con diversi servizi e istituzioni. L’operazione si è svolta senza il benché minimo errore (del resto non poteva essere diversamente, altrimenti sarebbe stata una tragedia), con il centro citta’blindato, mezzo migliaio di fiumani fatti evacuare, traffico interrotto per ore e attività economiche congelate.

La sirena dell’allarme generale si è udita alle 6 e 9 minuti del mattino, suono che ha indicato l’inizio delle attività tese a rimozione e disattivazione di una mina “ancora in forma “a prescindere dai decenni trascorsi in mare, ordigno che – vista la deflagrazione – avrebbe potuto uccidere non poche vite umane e distruggere anche una nave di dimensioni consistenti.

Un team di esperti artificieri ha provveduto a sollevare la mina tramite palloni d’aria e a 7 metri dalla superficie, dopo di che è stata trainata da un’imbarcazione a circa 8 chilometri e mezzo da Fiume. Il natante è avanzato alla velocità di 2 nodi, giungendo nel punto prestabilito e qui c’è stato lo spettacolare scoppio, probabilmente fatale a chissà quanti pesci, crostacei e molluschi.

Alle 14 e 45 minuti si è riudita la sirena dell’allarme generale quale segnale di cessato pericolo e revoca delle misure adottate. A detta del comandante dell’Unità speciale d’intervento della Questura fiumana, Nenad Krasny, durante tutto il viaggio l’ordigno sarebbe potuto esplodere, trattandosi di una mina molto pericolosa, pesante ben 1. 100 chili, lunga 298 centimetri, con 70 centimetri di diametro e 690 chili di esplosivo.

«È stata neutralizzata – ha aggiunto – tramite il sistema della detonazione in acqua. Un sentito ringraziamento va agli artificieri, alla Protezione civile, a tutte le istituzioni coinvolte e ai cittadini, che hanno dimostrato un alto senso civico». Anche il sindaco di Fiume, Marko Filipovic, ha voluto lodare il comportamento dei cittadini, tutti molto disciplinati, il che ha facilitato il compito delle autorità, concetto espresso anche dal comandante della locale Protezione civile, Hinko Mance. Sempre Filipovic ha riguardato che i cittadini evacuati dalla cosiddetta zona rossa sono stati circa 500, di cui una quindicina ha pernottato al Palasport della Gioventù a Tersatto. —

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