Anche i treni sul secondo ponte di Veglia

Il ministro Butković: in chiusura il bando per i progetti, l’isola sarà la prima in Adriatico ad avere un collegamento ferroviario
Andrea Marsanich
Una veduta dall’alto del ponte di Veglia
Una veduta dall’alto del ponte di Veglia

FIUME  Lo ha detto in piena campagna elettorale per le politiche del 17 aprile, ma le dichiarazioni di Oleg Butković, ministro accadizetiano del Mare, trasporti e infrastrutture, sono comunque la conferma che il progetto c’è e la sua realizzazione è già partita. Parliamo del secondo ponte – dopo quello inaugurato 44 anni fa – che collegherà l’isola di Veglia e la terraferma, struttura che verrà costruita per venire incontro alle esigenze del futuro terminal contenitori di Castelmuschio (in croato Omišalj), località isolana destinata ad ospitare quello che sarà il terzo scalo container del porto di Fiume.

Da qui l’idea di dare vita ad un ponte a due piani: quello superiore sarà destinato al traffico su gomma, mentre l’inferiore sarà ferroviario, con la strada ferrata che arriverà fino a Castelmuschio. «La gara per la formulazione della documentazione progettuale del ponte bis di Veglia è entrata nel suo segmento conclusivo e tra non molto sceglieremo a chi affidare i vari progetti – ha riferito Butković –. Posso confermare che Veglia sarà la prima isola dell’Adriatico ad avere il trasporto ferroviario, con i binari della Fiume–Zagabria che nella località di Krasica, poco a est del capoluogo quarnerino, scenderanno verso l’isola. Il segmento Krasica-Castelmuschio sarà lungo 7 chilometri. Il nuovo ponte, 850 metri, risolverà tutti i problemi riguardanti i trasporti dello scalo container da e per l’isola nordadriatica.

Contemporaneamente, contribuirà a snellire la circolazione lungo il vecchio ponte, quotidianamente attraversato da migliaia di veicoli». Tutta l’infrastruttura, ha precisato il ministro Butković, comprenderà anche un viadotto di 900 metri, una galleria di 740 metri e tre svincoli. Butković non ha voluto parlare di date, tipo apertura del cantiere e inaugurazione del ponte, ma secondo voci ufficiose si potrebbe andare avanti fino al 2029-2030. È certo che, ospitando la struttura ferroviaria, il nuovo ponte sarà più alto di quello vecchio, il cui piano stradale si trova a 67 metri dalla superficie del mare.

Tornando al ponte entrato in funzione nel luglio dell’ormai lontano 1980, va ricordato che è lungo 1.430 metri e all’epoca risultava avere il più lungo arco di calcestruzzo al mondo. Per dieci anni (1980-1990), si chiamava ponte di Tito, in onore del presidente jugoslavo deceduto nel maggio del 1980. Ora si intitola semplicemente ponte di Veglia e ogni anno viene attraversato in media da più di un milione di veicoli. Fino al 2020 risultava essere l’unico ponte a pagamento in Croazia. Nel giugno di quattro anni fa, il pedaggio è stato soppresso e da allora il ponte viene percorso gratuitamente.

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