Accolta a Fiume la nave Peluso della Guardia Costiera italiana

FIUME Traversata nelle acque adriatiche di fronte all’Italia per la nave Alfredo Peluso, pattugliatore della Guardia costiera italiana che sta compiendo il viaggio nell’ambito dell’operazione Eureka, progetto europeo che riguarda i Paesi affacciati su Adriatico e Ionio.
Quella che è tra le maggiori unità della Guardia Costiera, grazie ai 55 metri di lunghezza e con a bordo 30 membri d’equipaggio, ha fatto tappa in questi giorni a Fiume, dove è arrivata proveniente da Venezia e Capodistria.
Il comandante dell’imbarcazione ormeggiata in Riva, Tenente di Vascello, Antonio Barbieri, ha ricevuto nel primo pomeriggio di mercoledì il sindaco fiumano Marko Filipovic (gli ha consegnato lo stemma della Peluso quale ringraziamento per l’ospitalità), il console generale d’Italia a Fiume, Davide Bradanini e il comandante portuale fiumano Darko Glažar, a bordo anche in qualità di emissario del governatore della Regione quarnerino–montana.
Il comandante Barbieri ha spiegato che il compito primario della sua unità e dell’equipaggio è quello di salvare vite in mare, con interventi che riguardano anche la protezione dell’ambiente, il controllo delle attività di pesca ed evacuazioni mediche anche tramite elicotteri in grado di posarsi sulla coperta.
«Eureka è inquadrata nelle iniziative di diplomazia navale, che riguardano Italia, Slovenia, Croazia, Montenegro, Albania e Grecia ionica – così il Tenente di Vascello – c con l’obiettivo di implementare e rafforzare la collaborazione tra i Paesi dell’area adriatico – al fine di garantire la piena sicurezza in mare, con opere di ricerca e soccorso comprendenti pure i migranti».
Da parte sua il console generale Bradanini ha lodato questa iniziativa di diplomazia navale, rilevando che l’Adriatico è un mare delicato, con criticità varie, dall’emigrazione all’ambiente, dalle attività alieutiche alle operazioni di soccorso in mare. «Da qui la necessità– ha affermato il console generale – di allargare e potenziare la collaborazione tra Italia e Croazia, già ad ottimo livello. È quanto mai necessario, anche in considerazione dell’ingresso della Croazia nello spazio Schengen, lo scambio tra i due Paesi di buone pratiche e informazioni relative a questo mare che non li divide ma li unisce. Del resto, l’Italia e la Croazia hanno le due più lunghe coste dell’Adriatico e la cooperazione è dunque qualcosa di imprescindibile. In tal senso, la parentesi fiumana è di straordinaria importanza».
In precedenza, il comandante del pattugliatore e i suoi collaboratori avevano ricevuto esponenti della Questura fiumana, per poi offrire una colazione a Marin Corva, presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Melita Sciucca, presidente della Comunità degli Italiani fiumana e Federico Guidotto, presidente del Com. It. Es di Fiume.
È seguita la visita al Centro statale di ricerche e salvataggio in mare con sede a Fiume.
Giovedì in programma la visita sulla Peluso di alunni delle locali scuole italiane, di delegazioni delle Comunità degli Italiani di Fiume, Abbazia, Laurana e Draga di Moschiena e del personale del Consolato Generale d’Italia a Fiume. Dopo Fiume, questo gioiello della Guardia costiera italiana (nave costruita alla Fincantieri di La Spezia) sarà a Cattaro, Durazzo e Corfù
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