Abbazia, a Villa Angiolina riapre il Museo del Turismo croato

A circa dieci mesi dalla conclusione della ristrutturazione. In previsione una mostra permanente ed eventi culturali
Andrea Marsanich

ABBAZIA. Dopo il restauro, anche la riapertura del Museo del Turismo croato, situato nell’ambito di Villa Angiolina. A circa dieci mesi dalla conclusione dei lavori di ristrutturazione del leggendario edificio abbaziano, il 7 maggio tornerà a disposizione dei visitatori la stessa istituzione museale, che da anni si occupa di studio, tutela e valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale del comparto turistico nazionale.

A rendere nota la notizia è stata la facente funzioni di direttrice del museo, Vesna Leiner: «Dopo un lungo periodo – ha riferito ai giornalisti – finalmente il nostro museo aprirà i battenti. Nei mesi a venire provvederemo ad allestire la mostra permanente del museo, dopo di che daremo vita a tantissimi eventi in campo culturale e turistico che, crediamo, saranno apprezzati non solo dal pubblico nostrano, ma anche dai vacanzieri e da coloro che soggiornano ad Abbazia per motivi di lavoro e di studio».

Nel 2024, va ricordato, saranno celebrati i 180 anni del turismo abbaziano, anniversario che sarà contraddistinto da numerosi appuntamenti, con la partecipazione di artisti di fama internazionale, come Umberto Tozzi, Anna Oxa, i Morcheeba ed altri. Proprio nel 1844, dunque 180 anni fa, l’ormai mitica Villa Angiolina fece compiere i passi iniziali al turismo abbaziano e quarnerino, ospitando i primi villeggianti. Parliamo dell’edificio simbolo della città di San Giacomo, località dal sapore asburgico, capoluogo altresì della Liburnia. Villa Angiolina fu acquistata e rimessa a nuovo dal patrizio fiumano e commerciante Iginio Scarpa, che diede il nome a questa costruzione quasi in riva al mare in memoria della sua defunta consorte.

Nel giugno dell’anno scorso, e dopo 15 mesi di lavori di ristrutturazione, Villa Angiolina è tornata al vecchio splendore. Grazie al progetto intitolato “Uniamoci tramite il patrimonio”, costato 760 mila euro, la rivitalizzazione ha portato all’arresto del degrado e a interventi di miglioria, quanto mai necessari. Sono state così restaurate tutte le facciate, rimesso a nuovo il tetto, approntato un moderno sistema di riscaldamento e raffreddamento e rifatti i serramenti. Inoltre è stata rinnovata e potenziata la rete wi-fi. Gli interventi hanno riguardato una superficie di mille metri quadrati, sistemati su tre piani. Ancora una volta l’Unione europea ha confermato di essere generosa verso questi progetti: infatti il 70% è stato stanziato da Bruxelles, mentre il rimanente 30% è arrivato dalle casse comunali di Abbazia. Subito dopo il restauro dell’antica villa, inserita da tempo nel Registro dei beni storico culturali della Repubblica di Croazia, è stato dato il via ai lavori di rifacimento del vicino parco e del vivaio di piante situato a poca distanza dalla villa.

Riproduzione riservata © il Nord Est