Serie A, arbitri al microfono: come funziona il nuovo Var

Dalla nuova stagione i direttori di gara spiegheranno al pubblico le decisioni prese al monitor. In arrivo anche il supporto video a chiamata in Serie C e Serie A femminile

Giuseppe Pisano
L'arbitro al var © Simone Ferraro
L'arbitro al var © Simone Ferraro

Svolta epocale in arrivo nei campionati di calcio di serie A e B: nella nuova stagione gli arbitri potranno spiegare al pubblico, sia quello sugli spalti che quello seduto davanti alla tv, le decisioni prese davanti al Var. La novità è stata illustrata del designatore arbitrale Gianluca Rocchi durante il raduno precampionato dell’Aia a Cascia.

Comunicazione

È un passo importante, oseremmo dire rivoluzionario. Si chiama “announcement”, che in italiano significa “annuncio”. Entra in vigore in campionato dopo la sperimentazione effettuata nell’ultima Coppa Italia a partire dalle semifinali e nel recente Mondiale per club. La procedura è molto semplice, almeno a dirsi: dopo aver visionato le immagini al Var, in quella che tecnicamente si chiama “on field review”, l’arbitro potrà spiegare al pubblico la decisione presa.

Allenamento

I fischietti italiani si stanno già preparando: nel ritiro di Cascia sono state installate un monitor e delle casse a bordo campo, in modo da simulare un episodio da Var. Mancano, questo va detto, decine di migliaia di spettatori sugli spalti col fiato sospeso e gli staff delle due squadre, carichi di adrenalina e tensione agonistica.

Rocchi lo sa bene, infatti ha voluto puntualizzare: «Siamo aperti al confronto, ma non tollereremo attacchi, se dovessimo assistere a episodi aggressivi, saremo pronti a prendere anche molti provvedimenti disciplinari, soprattutto a inizio stagione per dare un segnale forte».

Il designatore ha inoltre voluto precisare che l’ “announcement” non è il preludio alle interviste agli arbitri post partita: «io non sono favorevole all’ipotesi, non c’è lucidità poco dopo la partita. Però se consegnate un premio quando l’arbitro è il migliore in campo, noi cominceremo a parlare dopo le gare».

A chiamata

Un altro acronimo da imparare in fretta è Fvs, che sta per “Football video support” ed è una versione light del Var. Verrà introdotta in serie C e in serie A femminile con la prima di campionato, ma già domenica 17 agosto verrà sperimentata su tre campi nella Coppa Italia di C. Somiglia molto all’“instant replay” del basket: gli allenatori avranno a disposizione due chiamate per mandare l’arbitro davanti a un monitor gestito da un operatore a visionare episodi dubbi. La casistica è limitata a gol dubbi, rigori, espulsioni ed errori di identità. Se la decisione viene modificata, l’allenatore che ha chiesto il Fvs manterrà due chiamate a disposizione; se resta invariata, perderà una chiamata.

Altre due novità riguardano il regolamento. Il portiere dovrà liberarsi della palla entro 8 secondi, pena un calcio d’angolo agli avversari: serve a limitare le perdite di tempo. L’altra novità è il rigore con doppio tocco accidentale del calciante: se segna si ripete, se sbaglia c’è la punizione indiretta o (se dopo i supplementari) si considera errore.

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