Abbiamo tutti bisogno di buon giornalismo
Il gruppo Nem ha realizzato un’architettura redazionale moderna per sostenere adeguatamente l’obiettivo del nostro agire quotidiano: garantire un’informazione accurata, che si basa sulla verifica dei fatti, rispettosa delle notizie e delle persone, che non cerca scappatoie per inseguire un consenso effimero, ma punta sulla credibilità

Nei giorni scorsi il gruppo Nem – Nord Est Multimedia – editore di sei giornali e sette siti – ha tagliato il traguardo dei due anni di vita, durante i quali le nostre testate hanno cambiato volto, si sono arricchite di nuovi contenuti, hanno sviluppato la parte digitale, si sono rese protagoniste di iniziative fuori dalle redazioni per ascoltare i lettori e dialogare con loro.
È stato un lavoro di straordinaria intensità, in cui il racconto dei fatti – quelli del territorio così come quelli nazionali e internazionali – si è sempre più accompagnato allo sforzo di approfondire i temi più importanti, di stimolare dibattiti, di suggerire riflessioni. Due piani di intervento con un unico obiettivo, dichiarato fin dal primo giorno: essere la voce del Nord Est. Una voce curiosa, attenta, seria, capace di rappresentare le necessità e le aspettative di un territorio fondamentale per il nostro Paese.
Abbiamo costruito un gruppo, che è molto di più rispetto a unire singole realtà. E lo abbiamo fatto garantendo contemporaneamente la produzione quotidiana di circa 300 pagine cartacee alle quali si sommano i testi e i video per i siti, i post per le piattaforme, le newsletter. Un impegno complesso, ma altrettanto stimolante.
Il lavoro di questi due anni è stato gratificato da risultati significativi, in termini di gradimento e di miglioramento dell’andamento dei giornali, merito dell’impegno di tutti i nostri giornalisti e del contributo delle altre componenti aziendali. A tutti va il mio grazie. Tanto più perché questi risultati sono arrivati all’interno di un quadro generale che per l’editoria italiana è di prolungata sofferenza. Il mutamento delle abitudini certo non aiuta: in un mondo che sempre più sposta i consumi privati sugli acquisti digitali e la consegna a casa, l’editoria cartacea poggia ancora principalmente sulla distribuzione attraverso le edicole, che purtroppo vediamo sempre più rarefarsi nelle nostre città. E chi continua a gestirle merita un pensiero riconoscente.
Consapevole che di fronte a un mercato in evoluzione è necessario trovare nuove risposte organizzative, Nem ha anche dato forma a un progetto giornalistico innovativo, con aspetti unici nel panorama italiano: un solo direttore, settori trasversali che lavorano per tutte le testate e una struttura basata sul confronto e lo scambio fra le redazioni di tutti i giornali (il mattino di Padova, la Nuova di Venezia e Mestre, la tribuna di Treviso, il Corriere delle Alpi, il Piccolo di Trieste, il Messaggero Veneto di Udine). Struttura nella quale sono stati assunti 34 giovani giornaliste e giornalisti, un risultato di rilievo per il mondo dei quotidiani, di cui ringrazio sinceramente l’azienda.
Un’architettura redazionale moderna per sostenere adeguatamente l’obiettivo del nostro agire quotidiano: garantire un’informazione accurata, che si basa sulla verifica dei fatti, rispettosa delle notizie e delle persone, che non cerca scappatoie per inseguire un consenso effimero, ma punta sulla credibilità. Consapevoli che fornire un’informazione affidabile sia il modo migliore per rispettare il patto di fiducia con i lettori. E che un lavoro portato avanti su queste basi rappresenti un valore oggi più che mai: in tempi in cui le nuove tecnologie tendono a far sbiadire il confine tra vero e verosimile – gli esempi portati dallo sviluppo dell’Intelligenza artificiale lo confermano ogni giorno – il giornalismo di qualità si conferma l’alleato più prezioso e utile. Perché la conoscenza resta un pilastro di ogni democrazia sana. “Informare aiuta la democrazia”, come scrisse su queste pagine la Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, nel giorno del debutto di Nem.
Guidare la costruzione del progetto Nem dal lato giornalistico è stato per me un onore e una sfida affascinante. La mia decisione di lasciare la direzione arriva ora che i nostri giornali hanno accumulato l’esperienza e la consapevolezza di questi due anni straordinari, intendendo questa parola nel suo significato più puro, un’esperienza fuori dal comune. Lascio restando convinto della bontà del progetto e sicuro che continuerà a crescere e a ottenere nuovi successi.
Da oggi lo farà sotto la direzione di Paolo Possamai, che ben conosce questi giornali e questo territorio. A lui e a tutta la squadra di Nem vanno i miei auguri più sinceri.
Abbiamo tutti bisogno di buon giornalismo.
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Nota dell’Editore
Da mercoledì 12 novembre le sei testate e i sette siti Nem saranno firmati dal Direttore Paolo Possamai, che ha quasi 20 anni di esperienze nella Direzione delle testate giornalistiche oggi dell’editore Nord Est Multimedia.
NEM ringrazia il Direttore Luca Ubaldeschi per il lavoro svolto nei due anni dalla fondazione dell’azienda e gli augura i migliori successi nelle sue future iniziative. Al Direttore Paolo Possamai l’Editore NEM augura di mettere a frutto la propria profonda conoscenza dei territori di Friuli Venezia Giulia e Veneto a vantaggio di tutti i lettori, del giornale di carta e di quello digitale.
L’Editore
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