“Venice Glass Week”, tutto l’orgoglio del rilancio per la quarta edizione

Come nel 1574 una fornace galleggiante presenterà nei canali l’arte del vetro: sino al 13 settembre, oltre 180 iniziative e video su You Tube per ribadire che la produzione va avanti

VENEZIA. Nonostante le difficoltà, il cuore del vetro batte e si vuole fare sentire. Da domani al 13 settembre si terrà la quarta edizione di “The Venice Glass Week”, volta a rilanciare il settore in un momento di crisi. Una fornace galleggiante con i migliori maestri del vetro di Murano si sposterà in questi giorni tra i canali della città per mostrare al mondo la complessità di un’arte, messa in crisi dall’acqua alta eccezionale dello scorso novembre e dal coronavirus. L’idea, al centro delle oltre 180 iniziative della Glass Week, si ispira un fatto storico realmente accaduto che viene riproposto oggi dopo 500 anni. Nel 1574, in occasione della visita a Venezia del Re di Francia Enrico III, si organizzarono dimostrazioni della lavorazione del vetro su una chiatta davanti a Ca’ Foscari.

Chiatta moderna

Sponsorizzata dalla Compagnia Energetica Italiana, la chiatta del ventunesimo secolo servirà per ricordare che la produzione del vetro non si ferma e che le istituzioni cittadine sono unite per dare voce a tutto il mondo che ruota attorno al vetro.

A Palazzo Franchetti la presidente del consiglio comunale, Ermelinda Damiano, la direttrice dei Musei Civici, Gabriella Belli, e il critico d’arte Jean Blanchaert hanno presentato le attività: conferenze in diretta YouTube e tour che hanno come filo conduttore la volontà di mostrare un mondo che vuole rialzarsi e che è corteggiato da chi ama Venezia.

Non è mancato un affettuoso ricordo di Philippe Daverio, “figlio del vetro” con riferimento all’inizio della sua carriera, quando iniziò proprio raccontando la storia del vetro in città. Tra le iniziative attuali che si stanno portando avanti c’è la candidatura internazionale dell’arte delle perle di vetro come Patrimonio Unesco dell’arte immateriale, depositata dalla comunità veneziana (Comitato per la salvaguardia dell’arte delle perle di vetro veneziane) e francese, a marzo 2019.

Un’attenzione particolare verrà infatti data alla storia delle impiraresse, con una mostra a Mestre alla Biblioteca Vez e tante iniziative a Forte Marghera. Mestre Shopping District ha aderito al programma partecipando con vetrine ispirate ai giorni dedicati al vetro.

Vetro artistico

L’esito si attende entro la fine di quest’anno. In parallelo si sta sviluppando anche lo stesso percorso per il vetro artistico di Murano. «Nonostante le difficoltà siamo riusciti a organizzare 180 eventi in linea con quelli degli altri anni», ha detto Belli.

«Al centro delle iniziative c’è la produzione del vetro che verrà raccontata attraverso incontri, mostre e anche su YouTube affinché anche chi non è qui possa partecipare».

Le attività si snoderanno tra Venezia e Murano con una parte dedicata ai bambini. Sarà possibile respirare l’atmosfera delle antiche fornaci insieme a quella contemporanea, rappresentata ieri da Roberto Beltrami di Wave, maestro vetraio bresciano, partito per l’America per studiare Fisica e tornato in Italia, a Murano, dopo essersi innamorato del vetro e aver cambiato totalmente vita.

È proprio questo cambio di rotta nel mondo del vetro che la Glass Week vuole rappresentare, mostrando quanta potenzialità ci sia nel “cuore” del vetro.

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