Venezia, nuovo collegamento Grimaldi per Duisburg

VENEZIA. «Quello che compiamo oggi è un ulteriore passo avanti nella connettività del nostro porto con il resto del mondo e il resto dell'Europa». Il presidente dell'Autorità portuale dell'Alto Adriatico, Pino Musolino, ha così accolto stamani la presentazione del nuovo collegamento tra Venezia e Duisburg che sarà garantito da Grimaldi a partire dalle prossime settimane, con tre collegamenti a settimana.
«Noi - ha aggiunto Musolino - lavoriamo per completare ed aumentare l'offerta e non è un caso che stiamo collaborando anche con gli interporti di Verona e Padova, nell'ottica dell'intermodalità. Con questo collegamento diventiamo ancor di più punto di riferimento per la Germania del Sud, vista la possibilità di essere collegati in 29 ore con il più grande interporto del mondo, e questo ci permette di creare valore aggiunto rispetto alla merce in transito, che è il compito che hanno oggi i porti. Con la logistica e la semilavorazione si può creare occupazione, attirare investimenti e giustificare la nostra esistenza. Questo collegamento ci consente di essere anello della catena logistica che collega il nord e il sud, l'est e l'ovest, permettendo al bacino del Mediterraneo e ai mari del nord Europa di essere più vicini».
Musolino ha spiegato che questo collegamento «sfrutterà l'esistente, anche se i nostri lavori seguiranno questa direzione per far sì che le infrastrutture siano pronte prima della piena domanda. Il collegamento con Duisburg è un vantaggio innegabile. E non mi sembra cosa da poco che ci credano gli operatori privati. Se credono in questo porto è proprio perché stiamo lavorando per dare un'offerta sempre migliore alle nostre imprese, in collaborazione con gli altri sistemi logistici. Non dobbiamo essere l'unico porto d'Italia, ma il meglio di quello che possiamo essere, in collaborazione con gli altri porti. Dobbiamo intercettare tutte le merci e i volumi di traffico intercettabili su Venezia, al servizio del Paese. Se poi si tolgono merci dalla gomma - ha concluso - oltre a spostarle meglio, si ha una migliore resa economica ed ambientale».
Il servizio prenderà il via nelle prossime settimane, organizzato al termine di una fase di studio durata due anni allo scalo lagunare di Fusina, dal pool formato dall'italiana Grimaldi (che si occuperà del trasporto acqueo), l'olandese Samskip (che curerà la parte logistica a terra) e l'austriaca Rail Cargo Group (che effettuerà il trasporto su rotaia). Ogni settimana saranno garantiti tre viaggi di andata e ritorno Venezia-Duisburg, potendo contare su 16 carri porta container da 550 metri, in grado di trasportare 1.400 tonnellate lorde e fino a 800 di merce. Il beneficio per l'ambiente sarà la riduzione di circa un centinaio di camion a settimana, circa cinquemila ogni anno, sulle strade. «Il progetto su Venezia - ha spiegato Nunzio Savarese, manager del Gruppo Grimaldi che si occupa di Autostrade del mare per lo sviluppo commerciale e dell'attività delle navi in Adriatico - è molto ambizioso e l'idea del treno consente di alimentare la plurimodalità. Venezia è hub ferroviario italiano per l'area del centro-nord Europa: da qui, noi siamo in grado di garantire il collegamento con Bari e la Grecia, ma anche con la Turchia».
Savarese ha ricordato come l'impegno di Grimaldi su Venezia e Fusina inizi già negli anni Novanta, con un investimento sempre crescente nelle Autostrade del mare, dove il gruppo italiano è leader: «Per noi Marghera è un hub geografico strategico naturale. Qui abbiamo le due navi ammiraglie ro-ro, da 250 rimorchi, e le due ammiraglie passeggeri ro-pax, a dimostrazione di quanto ci crediamo. E speriamo che almeno due delle dodici nuove navi da 515 rimorchi su cui abbiamo puntato i nostri maggiori investimenti, e che faranno partire dal 2020 una vera rivoluzione, possano operare su questo scalo». Grimaldi vede nel servizio prossimo a partire il «volano per arrivare un domani a treni giornalieri». «La logistica - riprende Savarese - per essere efficiente deve trovare il giusto compromesso tra trasporto navale, su rotaia e stradale, con quest'ultimo che deve concentrarsi solo sull'ultimo miglio, per avere un vantaggio competitivo sul prezzo finale del prodotto. E ricordiamo che oggi c'è un surplus di treni che arrivano a Verona e Trieste, creando congestione: Venezia può essere la soluzione giusta», ha concluso.
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