Veneto Banca, D'Agui: "Estraneo agli illeciti"

Pietro D'Agui, ex vicepresidente di Veneto Banca indagato dalla Procura di Roma nell'inchiesta che ha portato all'arresto dell'ex amministratore delegato Vincenzo Consoli, ha affidato agli avvocati Cesare Zaccone e Michele Gentiloni il mandato ad assisterlo. Lo rende noto D'Agui, che in una nota si dice «fiducioso che l'indagine contribuisca a chiarire la sua totale estraneità agli illeciti di Veneto Banca e a far luce sui gravissimi inadempimenti contrattuali, i torti e gli illeciti da lui subiti da parte del Gruppo Veneto Banca a partire dall'acquisizione di Bim», la Banca Intermobiliare controllata di Veneto Banca.
L'inchiesta, sottolinea D'Agui, riguarda la vendita di 7, 5 milioni di obbligazioni Tier 1 a Veneto Banca avvenuta nel luglio 2013. E fanno riferimento «a una operazione - sostiene sempre D'Agui - di acquisto avvenuta quasi cinque anni prima, a fine 2008». Transazione che, conclude l'ex vicepresidente dell'istituto di credito, «non ha prodotto nemmeno un centesimo di guadagno».
D'Agui ricorda che nel 2014, vista l'intenzione di Veneto Banca di cedere la partecipazione in Bim, si era fatto promotore di una cordata per l'acquisizione della stessa, di cui era stato uno dei fondatori nel 1981 e, fino al marzo 2013, amministratore delegato.
«L'operazione, basata su un progetto industriale forte e credibile - sostiene D'Agui - puntava alla ritrovata indipendenza e al rilancio di Banca Intermobiliare e rappresentava l'ennesimo mio tentativo di tutelare la banca, i suoi valori patrimoniali, i suoi dipendenti e i suoi azionisti, con una soluzione che tenesse tuttavia in considerazione la situazione estremamente complicata di Veneto Banca. L'operazione, giunta alle fasi finali, non è si potuta perfezionare - continua - anche per alcuni rilievi evidenziati dalle Autorità».
Nell'ultimo periodo, conclude D'Agui, «la perdurante discordanza di vedute e le violenze subite a causa di taluni comportamenti di Veneto Banca», lo hanno costretto a dimettersi nel marzo 2016 anche dalla carica di vicepresidente della Banca, unico ruolo che ricopriva dal 2013 in qualità di azionista di minoranza.
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