Usa, Germania, Croazia i mercati per l’export Fvg

Le previsioni di Sace: il mercato tedesco atteso in ripresa entro l’anno. «Arabia Saudita ed Emirati Arabi: Paesi Gate per l’Italia e la regione»

Elena Del Giudice

La flessione del 2023, che - al netto della cantieristica - è proseguita anche nel primo trimestre 2024, non intacca il valore che le esportazioni hanno per il Friuli Venezia Giulia, al nono posto in Italia con una quota del 3,1% sul totale nazionale. «L’internazionalizzazione riveste un ruolo chiave per l’economia della regione, infatti, l’export rappresenta il 52% circa del Pil», come ricorda l’analisi di Sace. Lo scorso anno si è chiuso con vendite oltreconfine di beni del Fvg per di 19,1 miliardi di euro, in contrazione del 13,6%, dato più negativo rispetto all’andamento invariato dell’export italiano. «Nel primo trimestre del 2024 (ultimo dato disponibile) le esportazioni della regione hanno segnato un’inversione di tendenza con incremento del 9,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a fronte di una flessione a livello nazionale (-2,8%)» ricorda il dato Sace, che mette Udine sul podio, come prima provincia per export, con un valore di 7,7 miliardi di euro, seguita da Pordenone (5,1 miliardi), Trieste (4,6 miliardi) e Gorizia (1,8 miliardi).

«A livello di composizione settoriale, lo scorso anno sono state riportate flessioni diffuse a quasi tutti i principali settori di vendite estere della regione: prodotti in metallo (-16,1%), mezzi di trasporto (quasi esclusivamente navi e imbarcazioni; -41,6%) e altra manifattura, specie mobili, (-8,5%). Aumenti vivaci sono stati registrati, invece, da meccanica strumentale (+10,5%) e alimentari e bevande (+8%) - ancora gli analisti di Sace -. Tra gennaio e marzo 2024 hanno trainato la crescita regionale le esportazioni di mezzi di trasporto (navi), +720%, mentre sono risultate ancora in calo quelle di prodotti in metallo (-13,4%), meccanica strumentale (-11,8%) e altra manifattura (-8,7%); in contenuto aumento la domanda di alimentari e bevande (+2,9%)».

I principali paesi di destinazione sono Germania e Stati Uniti, che intercettano da sole quasi un quarto delle esportazioni regionali, e hanno segnato una contrazione della domanda nel 2023 (-12,1% e -25% rispettivamente). «Flessioni sono state diffuse anche ad altri rilevanti partner commerciali come Francia (-14,5%), Austria (-23,7%) e Regno Unito (-9,2%). Nei primi tre mesi di quest’anno le vendite oltreconfine della regione hanno mostrato un aumento notevole verso gli Stati Uniti (+250,5%), sul traino dei mezzi di trasporto, e ancora riduzioni verso Germania (-19,8%), Francia (-12,1%), Austria (-20,9%) e Regno Unito (-16,9%). Fra i mercati meno presidiati si distinguono per le buone performance Paesi mediorientali come Arabia Saudita (+52,8% nel 2023 e +33,4% nel I trimestre di quest’anno) e Emirati Arabi Uniti (+9,5% e +8,6%)».

«Gli Stati Uniti sono sicuramente il primo mercato, soprattutto per quest’anno in cui l’export friulano di mezzi di trasporto, navi e imbarcazioni, sta andando benissimo - è la considerazione di Marina Benedetti, senior economist dell’ufficio Studi di Sace -. La Germania è seconda per destinazione pur non performando bene e oggi ci aspettiamo una ripresa nella seconda parte dell’anno; la vicina Croazia, porta d’accesso per i Balcani, dove l’export friulano nel 2023 è cresciuto e ci si attende una relativa buona performance nel 2024. In questa prima parte dell’anno buona la crescita anche di Ungheria e Romania, ma soprattutto di Arabia Saudita ed Emirati Arabi: Paesi Gate per l’intero export italiano e anche per il Friuli Venezia Giulia, sebbene su valori ancora contenuti», conclude Benedetti.

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