Spazio agli eredi Benetton, Massimo al posto di Carlo

Nella cassaforte Edizione il primogenito dell’imprenditore di recente scomparso. La seconda generazione della dinastia per la prima volta tra i “soci fondatori”

TREVISO. Massimo Benetton assume la procura di rappresentare la cassaforte Proposta Spa nel cda di Edizione Srl, assumendo il ruolo di socio fondatore. Per la prima volta, nella holding in cima alla catena di controllo del vasto impero di Ponzano, uno degli eredi entra nel novero dei soci fondatori.

L’assemblea di Proposta

Il 6 settembre nella sede della Spa che custodisce le quote dei quattro figli di Carlo, il più giovane dei quattro fratelli Benetton, scomparso il 10 di luglio, c’è stata l’assemblea degli azionisti. L’assise è stata chiamata per deliberare sulla nomina del nuovo consiglio decaduto dopo la morte di Carlo, che della società era il presidente. Inoltre ha deliberato sulla nomina del presidente e vice-presidente.

Ad assumere il ruolo che era del padre è stato quindi eletto Massimo. Classe 1967, è il più vecchio dei fratelli. Mantiene, invece, il ruolo di vice Christian, classe ’71 ed attuale presidente della società del gruppo di Ponzano Olimpias. Nel consiglio, composto da soli 4 membri, siedono anche gli altri due fratelli, Andrea classe 1969 e il più giovane Leone, del 1984. Sempre il 6 di settembre l’assemblea nel nominare Massimo ha ricordato, come si legge nel documento da noi visionato, che per quanto riguarda il presidente «lo statuto sociale oltre ad attribuirgli la legale rappresentanza della società di fronte a terzi e in giudizio prevede che lo stesso sia l’unico soggetto al quale il Consiglio possa delegare l’intervento e l’esercizio del voto nelle assemblee di Edizione Srl». Massimo e il resto del consiglio resteranno in carica fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020. Il giorno successivo, il 7 di settembre gli è stata assegnata la procura. A firmare in calce il documento il fratello più giovane Leone.

Il patto della famiglia

Questo cambiamento nel piano sopra Edizione, che come noto è un quadrumvirato che tiene in altrettante società la medesima partecipazione nella holding, pari al 20% ciascuna, chiama in causa un cambiamento epocale nello schema della holding di Ponzano.

Nello statuto che era stato rivisto il 26 giugno del 2016 è stabilito (art.6) che lo status di socio fondatore spetta ai soci Luciano, Gilberto, Giuliana e Carlo. In caso di trasferimento inter vivos o mortis causa i soci fondatori, durante la vita della società devono sempre restare in numero di quattro.

Inoltre, come è specificato ancora, lo status di socio fondatore, e quindi i connessi diritti particolari, spetta soltanto ad un appartenente al nucleo familiare. Ovvero solo ai discendenti in linea diretta dei Benetton senior. Ma non è l’unico elemento che blinda la società.

Nel successivo art. 6.4 emerge come la dinastia di Ponzano abbia incardinato la prelazione in modo che l’impero resti saldamente sotto l’egida Benetton. La trasferibilità delle partecipazioni può avvenire purché si tratti di una persona della famiglia. In caso contrario scatta la prelazione: allo scopo di agevolare il mantenimento della partecipazione nell'ambito del nucleo familiare il diritto spetta ancora una volta ai membri della famiglia. E in caso di successione mortis causa, le partecipazioni pervenute in proprietà per successione legittima o testamentaria a soggetti che non appartengano al nucleo familiare del socio, «dovranno essere offerte agli altri soci, i quali pertanto avranno un corrispondente diritto di riscatto».

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